Il treno dixit 13/ Le fontane a secco di Coletta e Pio IX

Il treno dixit 13/ Le fontane a secco di Coletta e Pio IX

31 Luglio 2019 0 Di Lidano Grassucci

Soli, io e l’assessore. L’estate è implacabile. I teni si svuotano, le mamme invecchiano. L’assessore è, comunque, pur sempre forma, nota una certo eccesso di femminilizzazione della società e si guarda intorno. Segue il suo ragionamento e pensa alla festa al Carso, alla sistemazione della piazza del borgo. E’ estivo, ha una polo “save the duck”, salva la papera che lo gonfia di orgoglio. La politica da pochi spunti, è così banale tra un Salvini che si salva, un Di Maio che vede nel suo domani più una gassosa al San Paolo di Napoli che una vita romana. Ci sentiamo soli sul treno e Roma è lontana, come i compagni di viaggio ed ora ci vuole settembre. “Hai visto le fontane?” spara l’assessore. Quali? “quelle di Latina, ce ne fosse una funzionante: piazza quadrato, piazza San Marco, Piazza della libertà, la piazza dei giardini, la rotonda primadi Capo Portiere”.

Effettivamente Coletta non ha in simpatia l’acqua. “Sarà che è contro gli sprechi”. “Ma sono a ricorcolo”. “Allora perchè non funzionano?”.

Bella domanda, la risposta è la sciatteria, l’improvvisazione, forse a Latina non servirebbe un sindaco, basterebbe un idraulico. Le fontane sono segno di potere a Sezze Pio IX a piazza De Magistris fece fare una fontana, forse per lavare le eresie italiane, era il 1866 e come re aveva davanti solo 5 anni. L’acqua è politica, le fontane segno di forza di chi governa. L’assessore ci pensa ed arriva la sentenza “allora non conta niente”.

Ma chi? Coletta, se non governi l’acqua non governi la città

Ecco Roma, fa caldo, passa una donna a forma di donna. L’assessore si gonfia. Bomba o non bomba eccoci siamo solo… tre a Termini c’è anche il cisternese. Tre briganti e tre somari, solo tre per dirla con Domenico Modugno.

E… arrivederci a settembre. Agosto è tempo fermo

 

Nella foto la fontana di Pio IX a Sezze piazza De Magistris