Il fantasma del pedibus, l’amministrazione fantastica di Latina
1 Agosto 2019La palina c’è ancora, anche il disegno sull’asfalto con un gigantesco piede. Era l’era del sindaco Giovanni Di Giorgi, quella che varo anche l’isola pedonale, la pista ciclabile in centro storico (si fa per dire). Perché Coletta ha i torti di Coletta (e mi stanco di contarli) ma anche prima non si scherzava. E salto le attività di redistribuzione degli immobili cittadini di cui il sindaco Vincenzo Zaccheo resterà nella storia inimitabile e assolutamente irraggiungibile con vette che si chiamano Icos e cittadella giudiziaria, per tacer di tranvie e porti. Finestra ci donò pozzi termali, parchi tematiche, banche, e intermodali.
Ma torniamo al pedibus: Questa mattina è stata attivata la linea arancione n°4 del servizio PEDIBUS di Latina, che accompagna a scuola i piccoli alunni dell’istituto elementare di Piazza Dante. L’appuntamento per la partenza era alle 7.30 alla fermata all’angolo tra via Bixio e via Nievo segnalata da apposita palina per arrivare poi alle 8.10 puntualissimi a scuola. I bambini partecipanti questa mattina erano quattro tutti dotati di cappellino giallo e gilet così come i due volontari adulti che li hanno accompagnati. Gli è stato poi dato un quaderno del Pedibus.
Questo il roboante annuncio sul sito del Comune di Latina, una era nuova. Da noi la retorica è sempre roboante, poi la realtà. I bambini sono pochi, le scuole in centro anche di meno, e le mamme ed i papà amano portare i bimbi a scuola ed anche in auto (qui l’auto è ancora una cosa da mostrare). Quindi? Il pedibus ebbe nella vita della città lo stesso effetto in una festa dei fuochi d’artificio, non cambiano niente.