34esimi internazionali di Sezze, la ragazza che vince nella matria

34esimi internazionali di Sezze, la ragazza che vince nella matria

5 Agosto 2019 0 Di Lidano Grassucci

Faccio salite non ardite per… confesso vado agli internazionali femminili di tennis per via dell’amicizia, l’amicizia è un animale strano ti lega per sempre e non basta mai. Enzo Eramo, dire che lui ha voluto (rivoluto) gli internazionali femminili di tennis a Sezze è dirgli poco, ci tiene, ci tiene tanto ed io vado, poi è piacevole la brezza che spira qui, con delicatezza.

Ci sono i campi da tennis, prima di calcio e prima era un riposo eterno. Ci vengo per quei ricordi che segnano ai ragazzi i primi appuntamenti con una bellezza ancora tutta da scoprire, pareva così distante, cose di gente grande e noi ci facevamo grandi. Insomma la bellezza femminile l’abbiamo scoperta con il tennis e anche la libertà che per il resto dell’anno teorizzavamo.

Siamo alla 34esima edizione, degli internazionali femminili di tennis, ha vinto una ragazza di bologna Stefania Rubini di 26 anni, battendo la kazaka Anna Danilina. Due set secchi, netti, senza storia. La ragazza bolognese è raggiante, si fa le foto con i parenti in un angolo tranquillo, appartato, del tennis club, sorride, è felice.

E’ tosta a vederla da qui, chissà quanta fatica farà a vederla da lei, quante fatiche forse più di Ercole che se la cavò con sette. Dicevo l’amicizia, perché arrivo e come mi aspettasse c’è Giovanni Di Trapano l’amico che segna per me una idea di accoglienza che tiene lungo un filo, eravamo ragazzi ora siamo uomini fatti, fummo sfatti dal tempo che avevamo, ci siamo rifatti col tempo che resta. Come fosse un’ora fa. Già ti informi sulle cose, sui legami che restano e sfotti per la dimostrazione di sapere i piccoli difetti di chi manca, viceversa se manchi tu. Naturalmente siamo ignorantissimi di tennis, ma abbiamo ricordi vaghi del resto, mal praticati e coltivati. Passa con un ghiacciolo Federica Fiorini la giovane consigliera comunale, ha gli occhi vivi della prossima idea che le viene e ne vengono a lei tante.

Ecco Anna Giorgi, la preside del liceo di Sezze, travolgente, con mille idee e dopo mille ce ne mette altre tre, e se ti distrai ne aggiunge altre dieci. Avvolge, determina, sceglie, crea, no mi spiego meglio coinvolge. Sa conversare, mettere ad agio gli interlocutori, è l’erede della linea femminile di comando che è la natura stessa di Sezze, la sua anima. E forse gli internazionali femminili nascono da questo filone segretissimo, questa è una matria è madre in opgni cosa, anche nella catena di comando.

“Che ci capitave a poro Loddovico che fece le coste co gli c….”, che è dire che può capitare tutto e di più, che la vita non prevede, ma provvede ad essere vissuta.

Lo speaker annuncia i premianti ed i premiati. Passano le autorità, una ad una. La vincitrice dice “qui siete accoglienti”. Già, siamo che stiamo diventando altro.

Cogliere i talenti, cogliere questa brezza che non fa rumore, contaminare ogni cosa: dallo sforzo che fa la tennista, alla sua ingenuità di ragazza, al rumore che hanno gli spettatori. Silenzio si è giocato, ma cento vite si sono incrociate e questo è il senso: fare anche tutte le coste col c… basta che quando arrivi non sei solo.

E quando arriva il premio guardi il secondo e gli dai la mano, e sei felice come questa ragazza di bologna perchè vincere è fatica, sacrificio, talento da tirar fuori, ma è anche capire le altre fatiche. Vincere è generoso e il prossimo anno sono 35 volte.

Nella foto la vincitrice, in nero, Stefania Rubini e la seconda classificata Anna Danilina (foto Mondoreale)