Salvini, lezione greca e il rischio del contropaccotto (chi frega viene fregato)
10 Agosto 2019Caro Matteo Salvini chi troppo vuole nulla stringe. Dammi retta, fermate due giorni, non parla’. Hai fatto una cosa grave, ma tanto, hai rovinato il Ferragosto agli italiani, non è uno scherzo è dai tempi dei romani che questo tempo è tempo di quiete e gli italiani per loro natura aspirano alla quiete, il movimento è dei francesi, non fa per noi italiani (infatti Napoleone che era dei nostri per muovere dovette “espatriare”). I francesi hanno il can can, noi abbiamo tenori grassi e soprano altrettanto che “brindano alla vita”. Insomma chi rovina la festa non è ben visto.
Poi, poi quando hai detto “voglio i pieni poteri”, sai che un tipetto chiese la stessa cosa e fu un guaio grosso, perché uno, uno solo, per il gran genio che possa essere bene agli altri non fa. Nel film di Steno “I due colonnelli” l’ufficiale tedesco dice al colonnello italiano (è interpretato da Toto’) “io ho carta bianca” e il nostro gli risponde “ci si pulisca il culo”. Perchè, caro Matteo, è l’ironia, lo sberleffo, la commedia che salva l’Italia da secoli e la salva dai guai degli uomini del destino che non servono mai.
Stai esagerando, fermati. Poi sai che questi, i politici italiani, sono levantini, sono complicati. Ti ricordi all’inizio legislatura, era tutto impossibile poi un gran levantino fece quello che non era previsto, si alleò con i 5 stelle, ops… mi sfuggiva che quel levantino eri tu. Bravo, ma hai insegnato agli altri la strada, l’impossibile può essere possibile. Se tu hai potuto, per potere, andare contro natura (come oggi dici) e allearti con i 5 stelle, chi impedisce ai tuoi avversari di essere “innaturali” altrettanto? Si voterà certo, si voterà presto, ma qui siamo in terra di greci e romani non di barbari. Qui, caro Matteo, si ragiona in greco, si pensa in latino, siamo bizantini e tra il buono e il cattivo ci sono mille sfumature di cortesie. Poi tu non puoi far cadere il governo, convocare le camere e indire le elezioni, ti ho detto non esagerare. Manco il Papa può far questo.
Attento Matteo mio, tu hai barato all’inizio di questo gioco, tu sei greco e hai fatto il gioco di Ulisse con il cavallo: Ma poi ti ricordo che il nostro, come sai, si è perso e i proci hanno lavorato e al ritorno solo il cane Argo ti riconoscerà.
Ecco amico Matteo, il mondo grecolatino ha sfumature che sai e io non sarei tanto tranqullo, tu hai fato il pacco, anzi il doppio pacco ma attento al contropaccotto. Era un vecchio film di Nanni Loy, dovrebbe rivederlo le sarebbe utile.
La foto è una scena del film di Nani Loy “Pacco, doppia pacco e contropaccotto”