Storie, il bimbo e la sirena

Storie, il bimbo e la sirena

11 Agosto 2019 0 Di Lidano Grassucci
Ma queste strampalate storie sono vere? Se pensate che sognare sia vero, sì. Se pensate che, anche se da qualche parte remota, esistano le sirene, sono verissime. Se avete visto dei nani, in sette, parlare con una fanciulla sono la verità. Se pensate invece che dal cielo scenda solo pioggia, o grandine, o neve, se credete che i tuoni non siano le palle tirate dagli angeli che sbocciano e cambiano le vite di che è di sotto, non leggetele perché sono quel che sono, stupide.
Ma se da bimbi avete ricordi di quel che avete fatto ma anche delle fiabe, leggete. Seguite i suoni e non le ragioni, seguite le luci e non cercate la presa ed il filo elettrico. Le sirene se non le avete mai viste di che parliamo.
Io non vado al mare, l’acqua non mi piace e vivo di questo piano di alberi e verdure, ma la sirena la conosco, sta in uno scoglio e, di tanto in tanto, si mette a cantare. Dicono che Ulisse la volesse ascoltare, ai marinai non era dato quel canto se non per follia, io l’ho ascoltata e, se vi debbo dire, non ho mai visto uno scoglio.
Ma la sirena cantava melodie che avevano scritto trovatori, cantori strampalati che cercando per campi trovano Dulcinee a cui dedicarsi, Rossane che si sarebbero innamorate di poesie da altri raccontate. Sì, la sirena è uscita da un libro fogli grandi, disegni colorati e carta patinata, con l’incipit “C’era una volta…. “. E pare ci sia ancora, chi legge per sognare e dei sogni vuole essere amante, amore, e liberamente seguire il canto.
La sirena era sinuosa come lo sono tutti quegli esseri che disegna il vento o l’acqua per dinamiche di flusso, senza spigoli, e con la forza infinita di lunghezze che la facevano essere il mare. La sirena guardava i marinai, ma loro erano indifferenti al canto per via dei tappi contro la follia, solo uno curioso volle ascoltare e la follia sfidare: Sindbad ascoltò e poi in ogni porto raccontò di lei. I chierici e i santi non lo credettero, i saggi nemmeno, i signori dei mercati ridevano, ma i bambini gli si fecero incontro, e gli ultimi aguzzarono occhi e orecchie. La descrisse per il suo canto, la descrisse per il suo essere il mare, ed un bimbo: “da grande farò il marinaio e anche io vedrò questa creatura”. Sindbad rispose: “se non l’hai vista già non la vedrai mai”. Il ragazzo sorrise e accarezzò la sirena