14 agosto 1892, gli ultimi si fanno parte (fondazione del partito socialista)

14 agosto 1892, gli ultimi si fanno parte (fondazione del partito socialista)

14 Agosto 2019 0 Di Lidano Grassucci

Beh, stavolta l’articolo è tutto mio, una mia soddisfazione. Si un piacere di scrivere. il 14 agosto 1892 a Genova si riunivano operai, società di mutuo soccorso e liberi. Decisero di fare insieme, si di fare, scommisero sull’avvenire da quel momento e per sempre. Fondarono il partito socialista italiano, il partito dei socialisti di coloro che pensavano, volevano che nessuno rimanesse indietro, volevano dare voce a chi era muto. Volevano ribaltare il mondo costasse quel che costasse, se necessario anche la rivoluzione. Non sapevano la strada, ma conoscevano il dolore, si misero insieme perché sapevano la fame. Era il partito dei derelitti, il partito di coloro che avevano per ricchezza solo i figli, la prole, e per i figli sacrificavano il presente per il “sole dell’avvenire”.

Direte sei retorico? Forse e che fa, ma questa è la verità di quel giorno: società operaie, che vuol dire che gli operai si mettevano insieme si facevano soci non per il profitto ma azionisti della dignità; società di mutuo soccorso, gente chi si aiutava l’una l’altra, che si confortava l’una l’altra, che si stringeva non contro ma per il domani.

Una storia lunga, una storia dove nessuno, dico nessuno, è stato colpito, punito perché non era socialista. Noi non abbiamo sante inquisizioni, roghi, gulag, campi di concentramento, ma abbiamo la speranza e dal primo giorno abbiamo cominciato a litigare sul “come fare”. Se siamo due, avremo tre correnti, se siamo tanti milioni di idee.

Erano derelitti, e lo siamo ancora, ma è socialista la libertà di cui godiamo, la scuola che hanno tutti, il lavoro in dignità, la salute per ciascuno e per tutti, anche l’energia elettrica in casa. Sì, siamo noi che abbiamo cambiato questo mondo, che abbiamo tolto la condanna ad essere ultimo se eri nato ultimo.

Noi siamo quelli che ad ognuno vanno date le medesime opportunità, poi ciascuno farà del suo talento. Meriti e bisogni, esaltando i primi, garantendo i secondi.

Tutto qui, una storia spezzata da una aggressione di poteri dello Stato impazziti, ingiusti, e la storia oggi è di una mancanza che pagano tutti.

Ps: noi siamo contro ogni sistema che si sistema, ma per l’anarchia di cambiare tutto. E siamo l’idea più generosa che c’è.