Giuseppe Giuliano, non più solo una scuola e una statua

Giuseppe Giuliano, non più solo una scuola e una statua

18 Agosto 2019 1 Di Emilio Andreoli

Raccontare le storie della mia città e poi trovare riscontro con chi le ha vissute veramente e che ora vive lontano da qui è emozionante. Come è gratificante , farle scoprire a chi non le ricorda più o non le ha proprio vissute.

Circa un mese fa vi ho raccontato la storia di Giuseppe Giuliano, il ragazzino ucciso da un proiettile nel quartiere Gescal di Latina, nell’aprile del 1971. Aveva solo undici anni e per il suo gesto eroico gli dedicarono una statua e una scuola. Una storia che era stata dimenticata, e dai più giovani mai conosciuta. In molti mi hanno ringraziato per questo, e io voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno scritto. Ne voglio citare qualcuno, uno in particolare viene da lontano e mi ha fatto provare una grande emozione:

Il compagno di banco di Giuseppe Giuliano

Giampaolo Colombino, che vive in Sardegna a Porto Torres, mi scrive:

“essendo stato Giuseppe Giuliano il mio primo compagno di banco alle elementari della scuola Teti a Latina, oggi ho letto il tuo racconto di quella tristissima sera. Mi hai fatto emozionare per la precisione con la quale hai ricordato l’amico e per me fratello..Grazie ancora”

Grazie a te per questo bel messaggio” , rispondo io.

“Eravamo al Cos entrambi, ma lui era di un’altro pianeta. Grazie comunque per tutto. Latina è nel mio cuore e lui in modo particolare”

Quando sei andato via da Latina?” gli chiedo io.

“Finite le medie. Avevo contribuito per la statua e quando ritornai fu la prima cosa che volli vedere. Che emozione”

Paolo invece mi scrive:

“Bravo Emilio, io per esempio, prima d’ora ero uno di quelli che ha frequentato quella scuola senza mai sapere chi fosse quel nome”

 Cristian:

“Tiziana c’ha fatto le medie. I figli di Alessia pure. Elisa ci gioca a pallavolo nella palestra, ma non mi sono mai chiesto con interesse chi fosse Giuseppe Giuliano. Anzi credevo fosse un musicista o comunque un personaggio famoso. Invece è stato un ragazzo sfortunato. Grazie per avermi informato”

Cristina:

“Io ho frequentato la scuola Giuseppe Giuliano e non conoscevo questo fatto. Purtroppo una triste e brutta storia di vita vissuta. Grazie per averla racconta”

Riepilogo

Per chi non avesse letto l’articolo precedente su Giuseppe Giuliano, un breve riepilogo della tragedia.

Il pregiudicato Nane Pregnolato era riuscito ad evadere dal carcere di Latina, quando il papà di Giuseppe era di guardia. Il ragazzino lo conosceva bene perché abitavano nello stesso quartiere. Era sera quando lo vide a bordo di una Fiat 125 bianca che chiedeva di chiamare la sua fidanzata, ma lui andò da suo papà per avvisarlo. Mentre i due discutevano arrivò un collega dell’appuntato Giuliano, partirono dei colpi d’arma da fuoco e il piccolo Giuseppe rimase a terra ferito mortalmente. Pare che il Pregnolato fosse disarmato e che il colpo mortale partì dalla pistola di ordinanza del collega del papà di Giuseppe.