Sezze, le collegine  si insediano per essere maestre

Sezze, le collegine si insediano per essere maestre

18 Agosto 2019 0 Di Lidano Grassucci

Si sono insediate le suore collegine con una cerimonia a Santa Maria alla presenza del vescovo Crociata. Insomma sono arrivate suore nuove a Sezze, o meglio, per dirla con don Luigi Venditti, “tornate” suore nuove.

Bene, quando c’è vita è sempre bellissimo, iniziare è avere un quaderno bianco su cui puoi scrivere ogni storia, e ogni storia è bella. Dobbiamo guardare a domani, perché la sfida è lì. Per me, laico, le suore contano per la generosità e non le distinguo nelle loro mille sfumature di testimoniare il loro Dio. Spero tanto, che ne sono sicuro, che le suore che tornino non siano circondate dal rumore che non fa vedere il silenzio della missione, che fa confusione tra i mille modi di testimoniare. Mi spiegò nonna Pippa, che quasi si voleva far suora, poi la vita… che si trattava di sposare il Signore e i figli erano tutti i figli del mondo, i dolori tutti i dolori del mondo. Da allora credo che l’unica parole che non è da suore è potere, che è pensare che servire sia far vedere e non fare, la pietà è amore e per questo qui non sono benvenute ma di più sono grazia, anzi Grazia.

Vi racconto un aneddoto laico per spiegarmi. Sandro Bartolomeo valente neuropsichiatra (poi sindaco di Formia) ebbe un incarico qui a Sezze dal sindaco Alessandro Di Trapanotu te teta m’piccia degli mammocci”. Incarico più alto non si poteva.

Ecco la comunità credo debba dare alle suore questo altissimo compito, occuparsi dei bambini, essere maestre perché più di questo non si può. L’imperatore del Giappone non si inchina davanti a nessuno se non alle maestre, perché loro sono le uniche ad avere in mano il futuro.

Buon lavoro alle collegine del cardinale Corradini, buon futuro ai bimbi di Sezze, e mi tolgo il cappello alle suore del Bambin Gesù che sono state maestre.

 

Nella foro il cardinale Corradini fondatore dell’ordine