Latina: salviniani in crisi, a sinistra l’opzione Abele con Coletta?

Latina: salviniani in crisi, a sinistra l’opzione Abele con Coletta?

19 Agosto 2019 0 Di Lidano Grassucci

Inevitabile, le cose cambiano rapide. Troppo rapide, ma in politica e in democrazia non esistono nemici ma avversari (chissà quante volte Giancarlo Giorgetti lo ha spiegato a Matteo Salvini, che non ha capito). Significa che non ci sono “accordi impossibili”. Ma non è cosa nuova, è cosa vecchia. La democrazia cristiana, che nasce per difendere la Chiesa, si allea con qui mangiapreti dei repubblicani e con i liberali che per 70 anni quando avevano bisogno di soldi “espropriavano” la chiesa, e al Papa avevano tolto anche un regno. Ma mica basta, poi addirittura si alleano con i socialisti che avevano fatto di preti e monache “l’oppio dei popoli” e intendevano “con le budella dell’ultimo prete impiccare l’ultimo re”. Ma mica è finita con Aldo Moro si “allearono” con i comunisti che i bambini li facevano il salmi.

Direte ma la lega no…. No? I secessionisti si sono alleate con i nazionalisti, con un  partito che si chiamava Forza Italia, poi hanno tradito e l’ultimi tradimento li ha portati ad allearsi con i 5 stelle.

Come si vede “mai dire mai”, per dirla alla 007.

E a Latina? Damiano Coletta ha esaurito da tempo la sua forza propulsiva, ora? Deve trovare energie e il Partito Democratico  che pareva attore di seconda fila torna al centro della politica e quindi acquista energia, è una soluzione inevitabile e se al governo si fa un asse con i 5 stelle anche qui perché no? Certo la politica è arte complessa, certo le cose mutano veloci, ma “mai dire mai”. A destra si era formato un monolite leghista, ora l’appeal della Lega potrebbe tramontare e gli ex camerati che qui hanno trovato rifugio insieme a qualche ambizione civile stanno rifacendo i conti con la calcolatrice. Ma comunque non sono più, i leghisti, un moloch che fa paura, ma un micetto che manco si sa se acchiappa i topi. Se l’altra parte torna in gioco “competitiva” tutto si rimescola e… la società civile fiuta il governo più che le idee. A Latina poi il “difetto” dell’opposizione non prende, qui piace stare in maggioranza, se a Roma cambiano le maggioranze… Intorno a Coletta? Meglio non andare cosi avanti ma dire “con”, “insieme”, “pure”. Le coalizioni si fanno non sempre a favore, ma anche contro. Churchill che era conservatore a tutto tondo non esitò ad allearsi con Stalin quando capì che al momento era più pericoloso Hitler, di necessità virtù. E mai dire mai.