PPI provincia di Latina, dalle promesse ai fatti

PPI provincia di Latina, dalle promesse ai fatti

6 Settembre 2019 0 Di Luca Cianfoni

Ieri 5 settembre l’incontro in Regione Lazio tra l’assessore alla Sanità d’Amato e i sindaci dei comuni interessati dalla chiusura dei PPI, Punti di Primo Intervento in provincia di Latina. Di seguito le dichiarazione del Comitato Civico di Cori che si sta battendo per non far chiudere il presidio sanitario nella città .

L’incontro di ieri in regione per i PPI in provincia di Latina

Il Comitato Civico di Cori ringrazia tutti i partecipanti del presidio davanti alla Regione Lazio ed accoglie con grande prudenza le dichiarazioni e promesse seguite all’incontro di ieri dei sindaci, con l’assessore regionale alla Sanità D’Amato. Dalle dichiarazioni rilasciate dai consiglieri regionali e dal sindaco di Cori, Mauro De Lillis:

I PPI della Provincia di Latina rimarranno operativi H24, con lo stesso personale medico e infermieristico che è ora presente. Le prestazioni non variano, anzi si impegnano per un potenziamento dei servizi territoriali H24 e della rete dell’Ares 118. È stato demandato al Direttore Generale della Asl di Latina di redigere l’atto amministrativo del Piano di potenziamento territoriale, atto che verrà illustrato nella Conferenza dei sindaci, convocata dal sindaco di Latina per il 9 settembre prossimo. Oltre ai Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali che via via vengono attivati, alla Telemedicina a Cori, Minturno, in ogni presidio dei 7 Punti di Primo Intervento sarà affiancata una Casa della Salute.

Le azioni del Comitato Civico di Cori

Non possiamo come Comitato che attendere gli atti, nero su bianco, dei documenti attuativi di queste decisioni, in primo luogo da parte della Regione, e immediatamente dopo da parte del Direttore Generale della Asl di Latina, Casati. Alcune questioni vanno ribadite: l’atto di programmazione è il DCA 303 del 25 luglio 2019, che o viene riscritto in merito al destino dei PPI, o altrimenti permangono tutte le ragioni per un ricorso al TAR: cosa che come Comitati continueremo a portare avanti. Inoltre, il modello organizzativo proposto che trasferisce i PPI al territorio per le intere 24 ore, non risolve il problema dello status giuridico del personale dei PPI; che deve essere personale dell’Emergenza e Urgenza, ma tutte le questioni relative al turn over del personale rischiano enormi complicazioni, proprio se i Punti di Primo Intervento non vengono gestiti come Dipartimento di Emergenza, ma come Medicina Distrettuale e Territoriale. Nella ASL di Latina elevare ostacoli al cambiamento organizzativo è una prassi, e non vogliamo che si ripeta.

Le richieste al nuovo governo e l’azione di monitoraggio dei PPI in provincia di Latina

Inoltre fatto il nuovo governo, il Ministro Roberto Speranza è chiamato ad assumersi responsabilità sul D.M.70, in relazione alla salvaguardia della Emergenza/Urgenza dei PPI e degli standard indicati, nell’ambito del rapporto Stato e Regioni. Pertanto rimane nostro compito, monitorare passo passo quanto avverrà nei prossimi giorni, e continuare a monitorare lo stato dei Punti di Primo Intervento. In particolare per quanto riguarda il Punto di Primo Intervento di Cori, verranno formalizzate puntuali azioni civiche del Comitato, fondate sull’art.118 u.c. della Costituzione: si agirà comunicando che applicheremo il principio di sussidiarietà a tutela dell’interesse generale dei cittadini per la qualità del servizio del Punto di Primo Intervento, intervenendo in forma sostitutiva alla ASL qualora permanga la propria inazione, come ad esempio per l’allaccio della corrente ai locali attigui al PPI.