I morti “dimenticati” di Latina e il turn over delle tombe

I morti “dimenticati” di Latina e il turn over delle tombe

20 Ottobre 2019 0 Di Lidano Grassucci

Si cercano tombe, si dimenticano i morti. E’ la storia del cimitero di Latina dove la società che gestisce il servizio (è l’unico progetto di finanza dell’era Zaccheo realizzato, come dire la montagna ha partorito un bel topo, ma figlio unico) ha deciso “Con grande sconcerto alcuni cittadini segnalano l’attivazione da parte del Gestore dei servizi cimiteriali Ipogeo della procedura prevista dall’articolo 35 del Regolamento.In sintesi Ipogeo sostiene che in caso di mancata sottoscrizione del rinnovo della concessione o di mancata risposta ai loro inviti a presentarsi, compresi i famigerati post-it gialli, ritengono gli eredi “disinteressati” alla tomba e quindi richiedono al comune l’autorizzazione a estumulare”, come rilevano Laura Ardia di Federconsumatori e Massimo Cusumano del Codacons.

Ma come si fa a “dimenticare” i morti?

Naturalmente le organizzazioni dei consumatori hanno eccepito sulla procedura e chiamato in causa il sindaco chiedendo ragione del concetto di “disinteresse” da parte delle famiglie.

Ma il nodo resta… ci si dimentica dei morti. Alcuni per la storia non avendo eredi, altri per tempo e per generazioni che perdono il filo. Provate a pensare ai vostri bisnonni ed a fare mente locale su dove sono sepolti, su quante volte siete andanti a visitarli sulla loro storia. A Latina questo percorso non era possibile fino ad ora perchè non c’erano le generazioni precedenti e il percorso prevedeva, e prevede, un viaggio altrove. Ma questo è fisiologico, ma c’è anche il fenomeno della memoria corta del fatto che non abbiamo dimenticato i bisnonni, ma i nonni e in alcuni casi anche i genitori. La famiglia patriarcale aveva venerazione del tempo, la nostra ha fretta della dimenticanza. Il tutto poi in una logica di gestione dei cimiteri che non è pietà della comunità con riferimento pubblico ma una attività economica. A Latina gestiscono il cimitero i privati, a Roma lo fa l’Ama l’azienda del comune che si occupa dei rifiuti. Siamo al tempo della morte come fastidio o come rifiuto. Da qui fenomeni di “dimenticanza” che prevedono la “sostituzione” nella logica economica e della ottimizzazione degli spazi.

Forse pensi, viandante, che il Destino
sia un trabocchetto esterno
che puoi schivare usando
previdenza e saggezza.Così puoi credere osservando la vita degli altri
come chi, alla maniera di Dio, si piega su un formicaio
e saprebbe evitarne gli ostacoli.Ma entra nella vita:
e vedrai che il Destino a suo tempo
ti si avvicina in forma della tua immagine allo specchio:

mentre siedi al focolare, solo,
d’improvviso la sedia accanto a te conterrà un Ospite,
e tu conoscerai quest’ospite,
potrai leggergli il messaggio negli occhi.

Antologia di Spoon River

Stiamo dimenticando i morti stiamo dimenticando noi stessi, stiamo dimenticando l’umanità.

Per quanto riguarda il cimitero di Latina Codacons e Federconsumatori:

 il Sindaco è stato invitato a non autorizzare nulla del genere e a procedere invece alla verifica della regolarità della procedura e della sua legittimità anche in considerazione della applicazione retroattiva del Regolamento del 2008 a sepolture degli anni 80. Inoltre è stata richiesta la costituzione di un tavolo tecnico Gestore – Consumatori – Comune in base alla legge 244/2007 per l’avvio della verifica annuale dell’andamento del progetto di finanza attivato con tanto clamore perché “a costo zero” per il Comune.

Resta la dimenticanza.