Latina e l’erbavoglio: l'”autostrada” tra Sezze scalo e Frosinone

Latina e l’erbavoglio: l'”autostrada” tra Sezze scalo e Frosinone

6 Novembre 2019 1 Di Lidano Grassucci

Erano gli anni ’90, 30 anni fa, a Latina si discuteva con “urgenza” di terminare la “nuova 156”. La strada che “lega” Latina a Frosinone. Tutti mobilitati, c’erano i soldi e i lavori iniziati. 50 chilometri, uno sputo, il progetto era di qualche lustro prima e.. Bisognava determinare il tracciato finale da Sezze scalo a Latina, 20 chilometri (tutto in pianura) e 15 minuti di auto. Bene, discussioni infiniti (se ne occupava, su delega la Camera di Commercio di Latina) tra agricoltori, industriali, amministratori sindacati.

Volete sapere dono 30 anni come è finita? La strada è ad una sola corsia per i due sensi di marcia, un imbuto, è “allargata” da Frosinone a Sezze scalo, da qui a Latina è il “tratturo” di prima. Vi taccio dei 33 chilometri tra Frosinone e Terracina, realizzata in 33 anni (anche qui una sola corsia) e fino a qualche mese fa si fermava a Frasso con una “direttissima”: Frosinone-Frasso che non è male.

Oggi leggo che chiediamo la nuova Pontina, un porto e un aeroporto ma qualcuno dei richiedenti mi sa dire dove passa la 156 tra Sezze scalo e Piccarello?

E chissà come sarà lui domani
Su quali strade camminerà
Cosa avrà nelle sue mani, le sue mani
Si muoverà e potrà volare
Nuoterà su una stella
Come sei bella
E se è una femmina si chiamerà Futura

Cantava così Lucio Dalla in Futura, la sfida è tutta qui: non prossimo pensare che domani sarà un oggi ripetuto all’infinito. Su quali strade camminerà? Potrà volare? Nino Corona, sindaco (forse l’unico vero sindaco di Latina) non immaginò i figli dei coloni, gli eredi dei butteri per quel che erano ma li comprese con la marsina, la cravatta a chioffo (il papillon) e le scarpe lucide che facevano la fila a teatro per sentire Tosca, per assistere a Mistero Buffo, o capire il marcio che c’era in Danimarca e piangere per Madama Butterfly. Capite la differenza: lui pensava alla città che non c’era, oggi vogliamo tenere in eterno la città che c’è statica, come quello che in televisione vi vende 120 anni di vita e lui che ne ha meno della metà sta già malecerito.