Erinni di Giancarlo Loffarelli vince il premio Matteotti

Erinni di Giancarlo Loffarelli vince il premio Matteotti

7 Novembre 2019 0 Di Lidano Grassucci

Ammetto che mi sento interessato a questo articolo, denuncio il mio conflitto di interessi (prendetevela con me se tenete a questi particolari):

il primo interesse (ma non è in ordine di importanza) è quello su Giacomo Matteotti che aveva il “difettuccio” di essere socialista, e si paga davanti a chi sente in se la Provvidenza, il “tocco” del destino, o l’affidamento di un “cottimo” dalla storia;

il secondo è etnico-generazionale, trovo gradevole che a vincere un premio un setino e del mio tempo, mi rende vivo e vivace per origine, e vivo e vivace per tempo;

terzo per amicizia verso Giancarlo Loffarelli che ha una cosa che gli invidio una passione sopra ogni cosa per il teatro, un amore sviscerato che è il sale del suo teatro e fa vincente nel teatro.

Come vedete se danno il premio Matteotti a Loffarelli sono come un pesce che deve spiegare l’importanza per lui del mare, o se non nuotate, un uccello che dovrebbe dirvi del volo.

Quindi ho scritto per due motivi: per dirvi che questo è un tempo in cui c’è bisogno, più che mai di libertà, di pensiero non scontato, come fu il socialismo riformista di Matteotti, e di passione per ciò che fate, come il lavoro di Giancarlo.

Qui mi fermo e la cronaca la lascio alle parole de Le Colonne, l’associazione teatrale di cui Giancarlo Loffarelli è direttore artistico:

IL PREMIO

Giovedì scorso, nel corso di una cerimonia svoltasi a Palazzo Chigi in Roma, Giancarlo Loffarelli, direttore artistico dell’Associazione culturale Le colonne, ha ricevuto la Menzione speciale del Premio nazionale “Giacomo Matteotti”, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per il testo teatrale ERINNI. Si tratta di un Premio che viene assegnato a opere che “illustrano gli ideali di fratellanza tra i popoli, di libertà e giustizia sociale che hanno ispirato la vita di Giacomo Matteotti”.

L’OPERA

Erinni, esso in scena dalla Compagnia teatrale Le colonne per la regia dello stesso autore, con Marina Eianti, Emiliano Campoli, Marco Zaccarelli e Luigina Ricci, audio e luci di Armando e Fabio Di Lenola, il testo segue l’andamento di un dramma realistico, a cui non sono estranei riferimenti simbolici e la volontà di individuare una sorta di nemesi storica applicata al privato, con risvolti che richiamano, fin dal titolo, il mito greco e la volontà ineluttabile di una oscura divinità abitata nell’uomo. La vicenda si svolge in vari anni: nel 1938, poi nel ’43, infine nel 2000. La scena unica è una trattoria romana di poche pretese. Nella prima scena una giovane donna – Sara – riceve la visita di un novantenne, Albert, tedesco che ritrova il luogo in cui anni prima era stato e si ferma a mangiare. Vedendo una foto incorniciata, mentre mangia, stramazza al suolo fulminato. Un complesso susseguirsi di eventi, attraverso dei flashback, viene rappresentato dall’inizio alla conclusione della storia in un finale tragico e fulminante.

L’AUTORE

Giancarlo Loffarelli è drammaturgo, sceneggiatore e regista. Direttore artistico dell’associazione culturale “Le colonne”. Nel 2017, con il testo teatrale Stupidi anni! (Vita e morte di Cesare Pavese) ha vinto il Premio letterario internazionale “Lago Gerundo”, nel 2014, ha vinto la 58ª edizione del Premio nazionale di drammaturgia “Vallecorsi” di Pistoia con il dramma Da quali stelle?, sugli ultimi anni di vita di Friedrich Nietzsche. Nel 2011, il suo testo teatrale Etty Hillesum ha vinto il Premio nazionale di drammaturgia “Calcante” organizzato dalla Società Italiana Autori drammatici ed è stato pubblicato sulla rivista “Ridotto”. Con il testo I Lieder di Schumann ha vinto il Premio Nazionale “Giorgio Totola” di Verona. Con il suo testo Un altro uomo ha vinto il Premio Nazionale di teatro “Fondi La Pastora”.