Treno dixit 31/ Né con Durigon né con Coletta, la terza via…
13 Novembre 2019L’assessore prende il treno in zona Cesarini. E’ travolto dal “successo” dell’ipotesi Claudio Durigon candidato sindaco, ma sa, perché è politologo fine (con supporto del maresciallo aiutante capo), che esiste una zona grigia. Una zona immensa di quelli che “Damiano Coletta ci ha delusi, ma quelli di prima no” e Durigon crea malumori. Come uscirne? L’idea giusta è prendere tempo e far studiare la cosa ad un centro studi, e indica anche l’istituto “il Guido Ialongo” di Sermoneta scalo. L’idea è lo spacchettamento, facciamo di Latina tante Latina. Lo spagnolo non c’è ma lui sta studiando la questione catalana per trovare una soluzione. Il marescialo annuisce. Capisce il pensiero peloso dell’assessore che vuole accontentare Fausto Furlanetto, decanta la polenta della moglie e per quanto è buona si quasi commuove, vuole richiamare in campo Giorgio Ialongo, ma teme. Teme che nel fare di Latina tante Latina si crei una supelatina a guida Ialongo con l’integrazione di Borgata Carrara, Ponenuovo, Doganella, Ninfa, l’aeroporto e la stazione a Latina scalo, insomma per rimpicciolire si ingrandisce. E le nuove Latina sarebbero “strozzate” tra l’Appia e il mare.
Il maresciallo aiutante di campo sbotta: “stai solo prendendo tempo, sei un Durigonista mascherato”. Ride l’assessore e il maresciallo ha ragione, ma c’è anche dell’orgoglio dare ad un santafecitolano la fuida della città scavalcando il Carso patria di Delio Redi è una ferita. E questo pone l’assessore nel limbo di color che sono sospesi: Coletta delude, Durigon restaura… in mezzo? Ci sarebbe una nuova bevanda, un aperitivo nuoco: gassosa, clintò e una spruzzata di Grappa del Lupo, su letto di zucchero da barbabietola cispadana. L’assessore la partorisce sul treno e capisce anche la gaffe rispetto a Ialongo e chiama il nuovo aperitivo Furlanetto.
Nella foto un grappolo di uva clintò