Bar Lodi dal 1954 l’anima del Carso. Borgo Carso, Serenissima repubblica di Venezia

Bar Lodi dal 1954 l’anima del Carso. Borgo Carso, Serenissima repubblica di Venezia

23 Novembre 2019 0 Di Lidano Grassucci

Dove si forma una città? Romolo fece un solco ma litigò con Remo e nacque lo scontro tra Lazio e Roma. Ma se, ma se puta caso, Romolo avesse fatto un bar intorno a cui far nascere la città, ci sarebbe stata solo una grande bevuta, una mano di tresette e  mille storie da raccontane, mille spropositi da fare.

Un signore veneto, alto e bello, mi racconta di avventure da mille e una notte, dall’albero tagliato nella piazza si arriva alle storie del “Bar Cairo”, il nome di questo posto quando qui era il centro “mondiale” del mercato dei cocomeri e le braccia erano “arabe”. E quanta birra fredda si vendeva, che Marocco (il grossista delle Wuhrer) non faceva in tempo a rifornire da Santa Fecitola . Ecco un bar, storie di femmine, storie di storie, storie.

Borgo Carso, esterno giorno, la scritta è enorme “Bar Lodi dal 1954”.

Si rinnova il locale oggi gestito da Romina Lodi, oggi riparte con nuovo abito, sotto la guida del padre Domenico. Fuori a fare da, frequentate il bar Roberto il fratello, che del bar interpreta l’anima, con battute, fanfaronate e leggende. Dietro il bancone (la ristrutturazione è opera dell’architetto Cristina Simeone) la riproduzione della redenzione dell’Agro di Cambellotti, la raffigurazione degli uomini nuovi petto nudo e pantaloni da soldati (i cispadani) ricacciavano sui mondi i selvaggi lepini col pastrano nero e visi scavati, sulle montagne. Siamo al Carso, cispadania purissima, e vecchie storie mai morte.

Dentro il bar luce infinita, colori pastello, e l’abbondanza di cui sono pieni i contadini perché sanno della carestia.

Non è un bar, è un lievito sociale, è il posto in cui ci si fa grandi, è il cuore di un borgo e… quella volta della Grappa del Lupo, e si ricomincia a raccontare. “ma tu sei giornalista? Io conosco un giornalaio…”

Benvenuti al Bar Lodi, borgo Carso, cispadania, Latina, Italia sicuramente Serenissima repubblica di Venezia.

A dimenticavo ci sono quelli del treno dixit, dal maresciallo, allo spagnolo, passando per Benedetto. Assenti ingiustificati il presidente e il marinaio, ma dei preti mai fidarsi. E lunedì si ricomincia. Il caffè, arabica, è stato offerto da Roberto, l’assessore.