Sardine di Latina, servono di mare non di allevamento

Sardine di Latina, servono di mare non di allevamento

27 Novembre 2019 0 Di Lidano Grassucci

Le sardine scendono in piazza, non so se faranno grandi cose, ma alcune cose le hanno fatto. Leggo acuti osservatori sostenere “i movimenti non si fanno contro, ma per…”: Ma hanno studiato sui Ciranini? Il movimento studentesco americano nasce “contro la guerra del Vietnam”, il movimento socialista “contro lo sfruttamento”, pure Berlusconi nasce contro.. le tasse. La grande rivoluzione francese si fa contro la monarchia e la nobiltà. Le rivoluzioni sono contro, la vita è contro la morte.

Le sardine sono contro, Salvini e il sovranismo e Salvini è contro la globalizzazione e l’Europa. Chi vince? Chi convince di più.

E a Latina? Si conteranno in piazza le sardine il prossimo 7 dicembre, ma intanto come va?

Sulla pagina di facebook che promuove l’evento ci sono 379 partecipanti e 683 interessati, non eccezionale ma neanche male per una città pigra che è nata e cresciuta sempre “a favore” di chi comanda.

Ma c’è un rischio, che il movimento diventi non spontaneo valore aggiunto all’offerta che c’è, ma “riproposizione” del già visto. Insomma alle sardine non serve chi già milita in un movimento politico, ma servono nuove partecipazioni. Il movimento non è una lavatrice, ma una levastrice di nuove partecipazioni. Così ha senso. In Emilia Romagna non è un Pd in altre vesti, è un movimento che aggiunge energia a sinistra non la consuma.

Latina ha un durigonismo che pare inevitabile, serve la dialettica aggiuntiva che lo renda non scontato, oltre i confini scontati.