Le sardine hanno chiamato il 118, ma se l’ambulanza non c’è…

Le sardine hanno chiamato il 118, ma se l’ambulanza non c’è…

9 Dicembre 2019 0 Di Lidano Grassucci

Le sardine sono un sentimento, non un partito. Le sardine sono una opinione politica, non una opzione politica. Sanno, le sardine, chi è l’avversario, il sovranismo di Salvini, segnalano il pericolo, chiamano il 118 ma non sono il 118. I partiti della sinistra debbono rispondere al richiamo e preparare il pronto soccorso, formare i medici e gli infermieri. Altrimenti non servono le sardine, parlano alle stele nella notte di luna piena. Le sardine non si propongono, chiedono una proposta. A Latina chiedono di avere un fronte contro il fronte di Claudio Durigon. e della Lega, e del centrodestra. Chiedono di avere sulla scheda una proposta diversa competitiva, sono stufi di misurare debolezze, vogliono avere la possibilità di competere. Damiano Coletta da solo è una Toro Rosso, il Pd solo una Force India, insieme posso fare la Red Bull, prendendo il meglio di ciascuno, e le sardine chiedono di poter tifare sperando nella vittoria.

E’ tema di Salvini? Di Durigon? No, di certo a domanda a sinistra. E’ politica, poi a sinistra possono dire “ma non è tutto figo”, ma quei due mila in piazza del Popolo hanno chiamato il 118, se gli operatori dicono: ma  non c’è fretta, non c’è emergenza, quel chiamare è stato bello, civico, ma inutile. E in politica tutto è ammesso ma non l’inutilità.

Le sardine sono contro Salvini? Certo, ma per essere contro efficacemente vogliono un Bonaccini competitivo, on un Bonaccini che sta lì per testimoniare che esiste e si candida a perdere. Le sardine chiedono una sinistra vincente, propri perché sono contro Salvini, non chiedono arrendevolezza, o auto assoluzioni, ma proposte.