Sezze, lasciateci almeno Baratta Bus

Sezze, lasciateci almeno Baratta Bus

28 Dicembre 2019 0 Di Lidano Grassucci

Non so le questioni di legge e, francamente manco mi frega, so che mi hanno spiegato che l’Ilva pubblica era uno spreco, la via nova era la “privatizzazione”, so che ora dobbiamo tornare al pubblico perchè i privati hanno privatizzato i profitti e pubblicizzato le perdite.

A Sezze c’è una cosa buona, il trasporto pubblico gestito da Baratta (meglio “inventato” da Baratta), è una eccellenza, è un impresa setina sana, innovativa e… discutiamo se, invece di ringraziare Baratta e prorogare, di fare una gara per l’affidamento del servizio e far saltare tutto. Se hai una cosa buona devi difenderla non buttarla, devi tutelarla e non immolarla all’idolatria del mercato e della trasparenza.

Sono non con Baratta bus, ma tifo pure perché conosco i deliri ideologici che portano a tragedie pratiche. Se fossi, e grazie a Dio non lo sono, amministratore setino andrei a ringraziare Baratta per il servizio reso e a far di tutto per farlo continuare.

Ha cambiato il modo di vivere la città, ha cambiato la vita delle persone, ha reso possibile cose che non erano pensabili. Sul confronto tra gara e proroga in consiglio comunale è venuto meno il numero legale, perchè contro il buon senso non vale l’ideologia e il libero mercato? Guardate l’Ilva, si sceglie con il buonsenso, con il cuore e con la ragione, non con le mode dal momento.

Baratta col suo servizio è una difesa, piccola forse, ma forte contro la periferizzazione di Sezze, sulla sua trasformazione da comunità identitaria a luogo anonimo. Già sul bus vedi l’autista e sai che sei a casa.

Nella foto la cerimonia di inizio del servizio di trasporto urbano con Baratta