Coletta nel mercato di gennaio “prende” Carla Amici, botta di vita

Coletta nel mercato di gennaio “prende” Carla Amici, botta di vita

24 Gennaio 2020 1 Di Lidano Grassucci

Bisogna giocare in modo imprevedibile, il gioco banale riproduce banalità. Damiano Coletta ha costruito una giunta dove aveva due player, Giulio Capirci e Felice Costanti, uno che ci capiva Antonio Costanzo e un assessore che aveva un senso dentro la storia della città, Patrizia Ciccarelli.  Il resto ci poteva stare come investimento per domani. E’ rimasto con Patrizia Ciccarelli. Non solo Lbc, come movimento politico, non esiste più è il damianismo quel che resta amministrativo di una rivoluzione che non doveva amministrare, ma ora può fare solo questo.

Così è agonia, così é attesta della fine, manco eroica.

Suggerii, tempo fa, di fare assessore Sesa Amici,  sarebbe stato sasso nello stagno. Magari l’onda avrebbe fatto cambiare l’acqua, era il 27 novembre delle scorso anno. Ma Coletta non è proprio Riccardo Cuor di Leone, ma sempre più Giovanni senza terra e ha perso tempo, nel senso che ha mantenuto la mediocrità del suo presente. Ora? Ora dice che non vuol fare Sesa assessore ma la sorella Carla, già, per due volte sindaco di Roccagorga.

Insomma è muovere, cambiare, è giocare una carta contro il non gioco che va avanti da… anni. Carla porterebbe competenza amministrativa, per non dire di politica c’è nata dentro (e’ pure setina e la mancanza di setinità in amministrazione si vede, fatemi ridere un poco), e sulle relazioni c’è poco da reclamare.

Carla insieme alla Ciccarelli possono almeno impostare il gioco e cercare di fare qualche gol, che so aprire il teatro (basterebbe un poco di personalità), parlare con i cittadini.

E le conseguenze? La politica è fatta di conseguenza ad azioni, non di cancellare i rischi, anzi non serve ripetere ma fare cose inaspettate, il vero nemico è stare fermi rimpiangendo la corsa