Latina senza più alberi e negozi e gli uomini radi

Latina senza più alberi e negozi e gli uomini radi

13 Febbraio 2020 0 Di Lidano Grassucci

Ieri la città si vedeva a malapena
Oggi la città si vede tutta intera
Ieri il mare si scuoteva da fare pena
Oggi il mare ha la barba tutta nera.
E gli avvoltoi hanno per sorte
ad aiutare l’uomo a vincere la morte
infatti se il vento dell’inquinamento
tende a salire l’aiutano a morire…
e aiutano anche l’Amministrazione
patrimonio forestale in distruzione

(Anidride solforosa, Lucio Dalla testo di Roberto Roversi)

 

Quando non ci saranno più negozi, l’ultimo albero verrà tagliato, l’ultima auto si fermerà di botto e tutti i bimbi saranno con le ginocchia perfette senza una crosta, un po di sangue, con gli occhi fatti a schermo esenti da uno sguardo alla luna. Quando anche l’acqua arriverà con un drone… allora ci ricorderemo quando erano belle queste città con gli uomini umani, gli alberi veri e il rumore del rumore che cambiava per numero di cilindro o il numero di corpi dei carburatori.

Passo per i portici: la biblioteca è chiusa e i negozi hanno i cartelli di “svuota tutto” che è, per un negozio, come dire ciao ad ogni passante, ad ogni audace che esce di casa per vedere con gli occhi le cose del mono scoprendo che la vita non sta in uno schermo. La casa veneta non c’è più, Original Marines è quasi andato via, e Andreoli ha messo un cartello di saluto alla sua gente, che non era cliente, ma scoprendo un mondo fatto di radio e tv, poi…

Certo le cose cambiano, le cose si fanno nuove, tutto cambia e questo è inevitabile, ma c’è il rischio che cambiamo la natura umana, il modo in cui gli uomini stanno con gli altri uomini.

Immaginate questa città senza una vetrina, senza un cinema, senza un teatro, con uffici virtuali perché non  ci sono.

E gli alberi? Sono un fastidio, sono pericolosi. Gli alberi pericolosi ma se ci danno l’aria che respiriamo, se ci danno il legno contro il gelo, per la luce contro i buio e lungo i viali ci salvano dal sol leone e fanno bello il mondo che bello senza gli alberi certo non è.

Stiamo cancellando la città: tra poco saranno file di case vuote, di tanto in tanto un vecchio solo che attende la fine del tempo, e i rovi che copriranno tutto