Aprilia / La Rida alla riscossa, vinta la battaglia dei rifiuti

Aprilia / La Rida alla riscossa, vinta la battaglia dei rifiuti

15 Maggio 2020 0 Di Maria Corsetti

I comuni potranno continuare a conferire i rifiuti organici presso Rida Ambiente, risparmiando la metà di quanto sono costretti a pagare oggi: ad affermarlo è Fabio Altissimi, presidente del CDA di Rida, la società di Aprilia che opera nel recupero delle materie prime. «Alla fine, il tempo è galantuomo – dichiara Altissimi – dopo due anni di battaglia legale, il TAR Lazio ha finalmente confermato che Rida è tecnicamente capace di trattare la frazione organica dei rifiuti urbani e potrà continuare a farlo, perché i limiti finora imposti dalla Regione sono illegittimi».

Viene da commentare che la notizia vera è la soluzione di un caso dopo soli due anni di battaglia legale. 24 mesi di attesa che altrove farebbero rabbrividire, a queste latitudini diventano una benedizione.

«Ciò significa – sintetizza Altissimi – che i Comuni potranno continuare a conferire da noi il rifiuto organico non adatto al compostaggio, risparmiando fino alla metà di quanto spendono ora per portare lo stesso rifiuto allo smaltimento, spesso fuori regione per mancanza di impianti idonei.  Soldi sonanti che, ora, i Comuni potranno risparmiare e restituire ai cittadini».

Che i Comuni, una volta risparmiato sui rifiuti, decidano di abbassare la TARI è tutto da vedere, ma in teoria le cose potrebbero andare così.

«Ora – conclude Altissimi – non è il momento delle polemiche. Ma è evidente che c’è una parte del Paese, e Rida è fiera di farne parte, che lavora per il bene dei cittadini e della collettività, e un’altra parte che frappone ostacoli di ogni genere, non è chiaro a tutela di quali interessi, come ha fatto in questi giorni la politica politicante e inconcludente, che oltre a tentare di interferire pretestuosamente sulle decisioni della Regione, sta ostacolando la realizzazione urgente di un’opera che sarebbe necessaria per garantire, in questa fase di tremenda crisi, la continuità e la sicurezza del servizio che Rida rende ai cittadini».

L’opera in questione è l’ampliamento degli stoccaggi di Rida.

Da un’Italia che ha chiuso e si è riorganizzata in tempo record, che ha cambiato la percezione di se stessa in tempo record, che si è scoperta a testa alta e schiena dritta come non accadeva da decenni, ci si aspetta una visone diversa dell’impresa, intesa come organizzazione di mezzi e servizi, dove il rischio è quello legato alle oscillazioni del mercato, e sicuramente ad altre variabili, ma non alla burocrazia, alle lungaggini e alle incertezze di milioni di fascicoli accatastati.

L’energia c’è, dai rifiuti può arrivarne altra.