Cisterna, 76 anni fa la liberazione da parte degli alleati

Cisterna, 76 anni fa la liberazione da parte degli alleati

25 Maggio 2020 1 Di Luca Cianfoni

Era il 25 maggio 1944 quando dopo una battaglia di due giorni e tentativi che duravano dal 29 gennaio le forze alleate riescono a liberare Cisterna di Latina dalle truppe nazifasciste.

25 maggio la liberazione di Cisterna

Il paesaggio agli occhi dei soldati americani e tedeschi sarà stato desolante e apocalittico; così come lo sguardo dei cisternesi sarà stato gonfio di lacrime e di tristezza alla vista della loro città rasa al suolo, distrutta al 95% dai bombardamenti e dalla guerra. L’immagine simbolo, che purtroppo possiamo solo immaginare, è quella di un carro armato Sherman, in forza agli alleati, che entra all’interno del chiostro di Palazzo Caetani e aspetta che 200 tedeschi escano da sotto le grotte utilizzate come rifugio. Oramai i cittadini di Cisterna erano stati sfollati, nessuno era rimasto, da quel 19 marzo in città erano rimasti solo i soldati tedeschi a tenere la posizione. La battaglia di Cisterna fu molto cruenta; il primo assalto che vide protagonisti 767 ranger, la notte tra il 29 e il 30 gennaio 1944, vide tornare alla base di Anzio solamente 6 persone.

La battaglia di Isolabella

Nelle campagne di Cisterna, nelle zone di Isolabella restarono uccisi dal difesa delle truppe nazi-fasciste, ben 761 uomini. Ragazzi, adulti, esseri umani che probabilmente fino a qualche giorno prima ignoravano anche l’esistenza di Cisterna di Latina (allora Littoria) e che in nome di una libertà da ripristinare, in nome di un mostro da respingere come poteva essere quello del nazismo e del fascismo, si immolarono per liberare queste terre. La battaglia di Isolabella è stata ricordata a gennaio anche dall’amministrazione comunale, con una piccola rievocazione storica messa in atto il 28 gennaio scorso, e che ha ricordato il sacrificio di quelle persone in virtù della libertà.

25 maggio istituire la liberazione di Cisterna

Un giorno, il 25 maggio, che dovrebbe essere ricordato come l’inizio della rinascita, come la fine di un incubo, quello della guerra, che vide i cittadini di Cisterna obbligati a vivere sottoterra, a nascondere gli uomini e ragazzi per paura che fossero sequestrati dai tedeschi, a vivere nella paura di non riuscire a vederne la fine. Allora perché non pensare a un giorno di festa cittadina, da celebrare con la gioia delle liberazioni e non con l’ingessatura delle commemorazioni; una data per tenere viva la voglia e la tenacia della libertà, una data quella del 25 maggio dove festeggiare la liberazione e la rinascita di Cisterna.