La-R-S, diario di un film / Dal piccolo al grande schermo una storia di televisione e musica tutta pontina

La-R-S, diario di un film / Dal piccolo al grande schermo una storia di televisione e musica tutta pontina

11 Giugno 2020 0 Di Maria Corsetti

Sono passati quasi dieci anni dall’ultima volta che ho detto: «Benvenuti a questo nuovo appuntamento degli Amici della Musica, grazie ancora una volta ad Antonio Fraioli che come sempre ci introduce nel mondo delle sette note attraverso i suoi ospiti, oggi in studio con noi c’è….».

Poi un giorno questo annuncio si è fermato. Si è fermato, non è finito.

Grazie ancora una volta ad Antonio Fraioli, che da una storia fermata, e che si ferma ogni giorno per altri versi, ha fatto un film, La-R-S.

Dentro c’è tanto.

Non che mi imbarazzi scrivere in prima persona, è che non vorrei ancora una volta, prendermi meriti non miei.

Potrei risalire al momento esatto in cui è nato il programma “Gli Amici della Musica”. Doveva essere fine estate, che a Latina è ancora estate piena, 2005. Gli studi di Tele Etere stavano in una delle torri di Latina Fiori. Arrivò Antonio Fraioli per un’intervista. Salimmo al parcheggio rialzato, all’aperto, così tanto non tediare i telespettatori, per dare l’idea che l’intervista fosse stata fatta per strada.

Antonio, come sempre, sprizzava entusiasmo. Aveva con sé il suo Cd. Io non ho mai saputo se venne già con l’intento di proporre una trasmissione o se davvero gli venne l’idea al momento. Forse gli ronzava in testa e con me trovò un’altra testa che ronzava abbastanza.

Si partì quasi subito, credo già in autunno, con tutti i problemi del caso: mezzi ridotti a zero, avere un cameraman disponibile era più che un’impresa. In una televisione locale c’è da seguire la cronaca e lo sport, che sono i principali serbatoi di utenza. Anche la politica, ma la politica si puo’ in qualche modo gestire nei tempi, cronaca e sport proprio no.

Eppure si andava avanti, si è andati avanti per anni, con fortune alterne all’interno della tivvù. Intendiamoci: Antonio era amato da tutti e tutti rispettavano il suo rigore e la sua gentilezza. Ma i problemi c’erano e a volte un po’ di nervosismo si faceva sentire. Però Antonio agevolava tutti, con il suo cronometro che lo faceva stare nei tempi, con la sua lista dei tagli descritti al minuto. Era impossibile, anche nei momenti di maggiore tensione, dirgli che non c’era tempo per Gli Amici della Musica.

E io? Io arrivavo dalla radio, vestivo casual, i miei capelli cambiavano spesso colore. Mi resi conto che l’ambiente della musica era molto elegante. Andai in un negozio che aveva aperto un paio di anni prima e del quale ero stata la prima cliente. Isla Mujeres era il posto giusto per me, la proprietaria, Sonia De Nardis, aveva un gusto particolare nel selezionare le collezioni e in più sapeva ascoltare e proporre alle clienti. Io ero una sorta di buon selvaggio da educare al look. Ci accordammo: lei mi avrebbe prestato i vestiti per le registrazioni, in cambio avremmo menzionato il negozio nei titoli di coda. Sonia già da qualche anno ha abbassato la serranda di Isla Mujeres, ha resistito un po’ di più rispetto a Tele Etere. Ma sono tempi questi che danno poco spazio a chi ha fantasia e voglia di lavorare. È un peccato davvero.

Però, grazie ad Antonio Fraioli e a Luca Lardieri (di Luca racconterò nella prossima puntata), siamo rinati tutti in un film. Antonio non si ferma davanti a niente, ad avercela la sua tenacia.

Posso solo dire che di La-R-S è bella l’idea ed è stato bellissimo poter partecipare.

Tra qualche giorno partiamo con il crowdfunding, cioè una colletta gigantesca alla quale chiediamo ai nostri amici di partecipare. Per quanto si voglia risparmiare nella produzione di un film le spese ci sono.

Vediamo come va a finire. Vi terrò aggiornati in questo diario che diventa anche una parte del diario della mia vita.

E come finivo sempre: «Grazie per essere stati con noi».

 

Nella foto: da sin. Antonio Fraioli, Irene Veneziano, Maria Corsetti in una puntata de “Gli Amici della Musica”