Sul caso Archidiacono: ode ai consiglieri comunali al tempo dei Giovanni senza terra

Sul caso Archidiacono: ode ai consiglieri comunali al tempo dei Giovanni senza terra

21 Giugno 2020 0 Di Lidano Grassucci

Lo ammetto, mi sono rovinato da piccolo e sono cresciuto, inoltre, molto male. Credo che i problemi abbiamo delle radici profonde e quel che vediamo è chioma ma il problema è la radice. Per far vedere che anche noi contadini abbiamo studiato è il problema di un tipetto a cui in tanti dobbiamo tutto e che si chiama Carlo Marx: esistono le strutture che contano e le sovrastrutture che manifestano.

A Latina si è riaccesa la discussione sul sindaco, per ora tanto a sinistra, ma anche la destra ha il medesimo problema. Perchè da alcuni anni la politica è passata dalla comunità alla carriera. Mi spiego meglio, c’erano i partiti che erano comunità e discutevano, ora ci sono le ambizioni personali. Prima si discuteva a scegliere il migliore tra eguali, ora chi si ritiene migliore cerca fedeli.

Contano i sindaci, spesso un poco opachi, e non contano niente gli altri, i consiglieri. Come se Re Artù fosse bastevole e la tavola rotonda una alcova. Certo mettendosi intorno dei cavalieri un poco rischiava e ci ha lasciato anche l’amore della moglie invaghita, ricambiata, di Lancillotto. Ma se non rischiava con quei prodi sarebbe uno dei tanti re inetti della storia, non  avrebbe avuto con lui la forza di Lancillotto e la costanza di Parsifal.

Fuori dalle metafore gli ambiziosi si circondano di nulla, i leader di personalità. Nella politica di oggi mancano i Lancillotto, i Parsifal, mancano i cavalieri e per questo ci sono mediocri re.

Ieri ho registrato l’abbandono di Renato Archidiacono del coordinamento di Italia Via, ma lo capisco con chi parlava? Il parametro non era cerchiamo il migliore ma tramiamo a palazzo per posizionarci vicino al Re. I sindaci hanno “fastidio” nei consigli comunali, le assemblee di partito non esistono, le linee politiche sono in claude, in una nuvola.

Il covid poi ha dato il pretesto alla morte della rappresentanza in nome della amministrazione, nessuno legge Marx tutti chiedono alla segretaria generale. Machiavelli poi è un autore proibito.

Non può funzionare perchè se escludi resti solo e la storia ti ricorderà come Giovanni Senza Terra, ma l’eroe è Riccardo Cuor di Leone. Il primo “ruba” il regno il secondo va per l’ideale cristiano a liberare il Santo Sepolcro, uno crede l’altro ambisce.

Se fossi sindaco starei da mane a sera a consiglio con i miei consiglieri, a parlare di polis anche a vanvera, poi andrei in piazza ore ed ore a parlare di Atene con gli ateniesi.

Ma tanto la corsa è a chi è più bello e per far questo non servono consiglieri ma cortesi e lodanti Sir Bis, insomma non servono gli Archidiacono, la società civile. Non servono lettori di libri ma salmodianti.