Latina/ Società sportive: una città da amare non sudditi da tassare

Latina/ Società sportive: una città da amare non sudditi da tassare

26 Giugno 2020 0 Di Lidano Grassucci

Se non hai il senso della vita non te lo puoi dare. Se fossi Damiano Coletta, e non lo sono, un poco avrei “remora” a parlare di sport e farei di tutto per farlo fare, per tenerlo vivo. Loro, quelli del comune, regolamentano tutto e così facendo stanno solo “certificando la morte” di questa città.

Di questi tempi alle società sportive non devi chiedere i canoni per usare gli impianti comunali, ma li devi pregare di continuare.

Di questi tempi non devi far di conto, ma aiutare chi ha cuore a farlo pulsare.

Bisogna leggere i tempi, quel che valeva ieri oggi è inutile e malato.

Chiedere a chi fa volontariato sportivo i canoni anticipati è come chiedere ai volontari del tempo del covid di pagare la sosta dell’ambulanza che sta sulle strisce blu. C’è un tempo per ogni cosa, ora non è tempo di conti ma di buona volontà, servono volontari del coraggio non gabellieri dell’avaria di vivere.

Se fossi Coletta chiederei scusa a tutti, mi scuserei per chi ha scritto quel regolamento,  per chi ha fatto di conto, per chi non ha capito che oggi c’è una città da amare non sudditi da tassare.

Aver vissuto farebbe bene, la vita vera non ha regole, altrimenti saremmo identici e noiosi ripetitori, siamo diversi e per questo facciamo meglio di quel che abbiamo fatto.

Non regole, ma audacia nella regola d’oro di rispettare l’amore che trovi, dandone del tuo. Il resto è niente.