Santa Maria Goretti e la santità che la città evita

Santa Maria Goretti e la santità che la città evita

5 Luglio 2020 0 Di Lidano Grassucci

Domani è la festa di Santa Maria Goretti, è santa da 70 anni. La sua devozione è nata in una città che da contadina di faceva industriale, da povera si faceva ricca. E’ nata in una città indaffarata. Si è fatta santa in un momento in cui servivano gli affari e la cattedrale era “nucleare”, era un esempio di virtù contadina in un mondo che accelerava, andava via che vedeva la terra non come culla del germe di grano, ma come luogo da metterci cemento e asfalto per parcheggiare.

Difficile il rapporto tra la santa e la comunità, una comunità che veniva a sapere di fatti del 1902, quando gli avevano detto che tutto era cominciato nel 1932. Alla fine del mese scorso tutti bardati alle prime pietre e 30 anni prima qui c’era una montagna. Sfortunata Maria Goretti una santa fuori tempo per le nostalgie, fuori tempo per nuove ambizioni.

Una santa che non entra nelle tradizioni, come fosse di un romanzo verista e non la verità di fatti capitati qua. Si celebra è vero ma sempre in una città distratta, una città che si sente esentata da credenze che non ha l’anima in nome di una pura ragione.

Non entro in meriti religiosi che non so, che non conosco e che non mi riguardano ma è strano che i fatti nel 1902 avvengono vicino a dove mille e mille anni prima di pregava la donna in forma di madre, dove vicino c’erano donne raccontate nel primo racconto di grande successo della storia e dove anche la palude era la femminile. Strano posto dove tutti ragionano ma ci sarebbero ragioni per sentire.

Buona festa a Latina, posto dove accadono cose incredibili uccise da banalità sorde.

 

DOCUMENTI: COMUNICATO DEL VESCOVO

La comunità diocesana come ogni anno è pronta a festeggiare Santa Maria Goretti, patrona di Latina e dell’Agro pontino, la cui ricorrenza liturgica è fissata al 6 luglio. A causa delle misure di sicurezza imposte per fronteggiare la pandemia di Covid-19, rispetto agli anni precedenti le iniziative hanno subito notevoli limitazioni. In ogni caso, saranno due i poli su cui sono concentrati gli eventi, quest’anno impreziositi dalla ricorrenza del 70° anniversario della canonizzazione di «Marietta», proclamata da papa Pio XII il 24 giugno 1950, anno giubilare.

Il 5 luglio, alle 10, è prevista una solenne celebrazione presso la Casa del Martirio di Santa Maria Goretti, a Le Ferriere, presieduta dal vescovo Mariano Crociata e concelebrata da padre Dino Mendez, amministratore parrocchiale di Le Ferriere. Ovviamente, in questi giorni si sta tenendo il Triduo di preghiera presso la parrocchia del borgo.

Invece, lunedì 6 luglio, giorno della festa, il polo sarà la parrocchia di S. Maria Goretti a Latina. Qui, alle 21, il vescovo Mariano Crociata presiederà la Santa Messa, concelebrata dal parroco don Anselmo Mazzer, all’aperto nel grande cortile interno della parrocchia, dove al termine si terrà anche una simbolica processione (al posto di quella che egli anni scorsi si teneva per le strade cittadine).

Prevista la partecipazione delle massime autorità cittadine, come il Sindaco e il Prefetto, in considerazione del fatto che «Marietta» è stata dichiarata Patrona di Latina e dell’Agro pontino. La scorsa domenica, sempre per ragioni di sicurezza sanitaria, non è stato effettuato il tradizionale pellegrinaggio notturno alla Casa del Martirio, a Le Ferriere. Si è tenuta ugualmente la Messa del mattino, alle 6, presieduta sempre dal vescovo Crociata, mentre il “pellegrinaggio” è stato lasciato alla libertà di ciascuno nel raggiungere personalmente la Casa del martirio per la celebrazione.