Christian Dior si “veste” di Ninfa

MI sono sempre domandato dove abita, dove vive la bellezza. Ho cercato in sogni artificiali, in paesaggi tropicali, in ricordi di mondi passati. Poi, Romina Cotesta mi segnala un filmato e mi chiede di guardarlo… sarà la solita buona manifattura, sarà la solita bellezza stampata nella medesima retorica che facciamo, che sentiamo dove nulla può esser brutto.

Invece? Dior Autumn-Winter 2020-2021 Haute Couture è la presentazione della collezione di Christian Dior. Due valletti, quelli dei grandi alberghi si “inoltrano in una selva oscura che la retta via era smarrita…”. Portano bambole vestite di bellezza e una sirena nuota in acque limpide, controcorrente e bianca ha alghe verdissime che vanno altrimenti, fate, ninfe, colori, boschi di bambù, e l’umano si cela scoprendosi.

Un passo in un mondo che neanche Alice nelle sue meraviglie poteva trovare. E si va diritti per questa via dove anche il sole di luglio è gentile per le “braccia aperte” degli alberi, per gli spiriti. La sirena è bianca, in una bianca collezione.

Guardo rapito, poi torno indietro, vado avanti e mi dico “che bello”. Già che bello e quanto lontano? Qui le ninfe piangono d’amore in eterno, le maghe amano facendo porci audaci marinai, qui la madre è generosa e la natura è feconda.

sdr

Capisco, sto a casa: è Ninfa, è il giardino di Ninfa e Dior si è fatto vestire da Ninfa. La bellezza è intorno a noi basta guardarla con gli occhi della poesia e non con la frenesia della paura. Lo spot, dura 7 minuti, della casa i moda francese è stato girato interamente, tranne gli interni delle sarte, a Ninfa, all’interno dei giardini.

In 23 ore lo spot è stato visto nel mondo da 100.000 persone