Festival Pontino, il giovanissimo Daniele Fasani conquista Sermoneta

Festival Pontino, il giovanissimo Daniele Fasani conquista Sermoneta

24 Luglio 2020 0 Di Luca Cianfoni

Il concerto del 21 luglio di Daniele Fasani ha impressionato per programma e talento del giovane pianista vincitore dell’ultimo Premio Riccardo Cerocchi.

Gli ultimi appuntamenti del Festival Pontino di Musica 2020

L’ultimo appuntamento online del Festival Pontino di Musica 2020 è andato in scena il 21 luglio alle 19.30, in diretta dal castello di Sermoneta. Il pianista è un giovanissimo, Daniele Fasani, solo 25 anni, fresco vincitore della II edizione del Premio Riccardo Cerocchi, che si è svolto il 27 novembre scorso. Ricordiamo inoltre che stasera al Circolo Cittadino di Latina, ci sarà l’ultimo appuntamento, questo dal vivo con il Festival Pontino di Musica, con il Recital pianistico del giovane talento Filippo Tenisci, fra Liszt, Wagner e Beethoven.

Petrassi e Stravinskij per la prima parte

Non fa prologhi, Fasani procede dritto, sicuro, verso lo sgabello e quello Stainway fatto costruire appositamente per i Caetani, che ora domina la sala in cui Giovanni Gnocchi, durante la prima sera ha stregato il pubblico con il suo violoncello. E Fasani inizia direttamente omaggiando il Campus e il suo Fondo Petrassi con le Invenzioni n. 1, 2, 4, 5 del maestro romano. Virtuosismo unito a una grande pulizia del suono fanno della prima Invenzione una vera e propria corsa alla sospensione finale. La seconda invenzione sembrano trasportare il concerto in un’atmosfera cupa, noir, con la sua tensione culminante al centro del brano. I temi musicali della Invenzione n 4 sembrano palesarsi e nascondersi continuamente, dietro una cascata di note. Le note dell’Invenzione n. 5 invece sembrano comporre un oggetto di cristallo che portato in alto si infrange a metà brano e che poi tenta di riconquistare la propria vetta. L’esecuzione di Fasani riporta a pieno lo stile eclettico petrassiano, non categorizzabile e per questo unico. Il Tango di Igor Stravinskij è un brano leggero, che quasi invita a ballare nelle proprie case appena lo si ascolta. Piano Rag Music, scritto dopo la prima guerra mondiale è un’opera unica per unione e mix di culture, a testimoniare ancora una volta come effettivamente la musica non conosca confini; il pianista riporta a pieno l’essenza della scrittura vivace e virtuosistica del compositore russo che unisce elementi dell’appena nata musica jazz, con le caratteristiche proprie del periodo precedente appartenenti al periodo russo, come cambi di tempo repentini e politonalità.

Skrjabin e Schubert per il finale

Si continua con un altro autore russo, Aleksandr Skrjabin, e la sua Vers la Flamme op. 72, una composizione che è una escalation di tensione, come se ci si avvicinasse sempre di più alla fiamma di un fuoco ardente e le note simulassero le sue scintille e il suo colore acceso. Il programma si chiude con la Sonata in Re maggiore D. 850 di Franz Schubert, che si articola nei quattro tempi Allegro vivace, Con moto, lo Scherzo Allegro vivace e Trio e infine il Rondò Allegro moderato. Si piega sul piano Daniele Fasani, come a voler trarre da tutto il suo corpo l’energia e l’intimismo per poter far fuoriuscire le note dalle sue dita, che sorgono nette e pulite dalla coda dello Stainway. Il primo movimento schubertiano è cangiante nelle sue tonalità e brillante nel virtuosismo sorprendente. Il secondo tempo di questa opera ha in sé è un universo intero di lirismo e poesia, di quei brani che solo Schubert e i suoi lieder sanno creare. Lo Scherzo sembra effettivamente far giocare le note al suo interno, facendolo prima essere muscoloso, poi più tenui, allargarsi in distese armoniche più calme per poi tornare a farsi sentire forte nel finale. L’ultimo tempo è un Rondò agile e scherzoso, che getta su tutta l’opera quella ironia cara ai romantici e che sembra sollevare e inondare di insostenibile leggerezza tutto questo capolavoro schubertiano. Un programma impegnativo ma portato a termine con grande determinazione e grande accortezza da un pianista che sembra essere destinato alle grandi scene internazionali.

Qui il link per rivedere il concerto.