La falia di Priverno è “impressionista”, se la mangiava pure Cezanne

La falia di Priverno è “impressionista”, se la mangiava pure Cezanne

27 Luglio 2020 0 Di Lidano Grassucci

Anno 1865, Il pittore Paul Cezanne , immortalo’ la #FALIA!
Presso il museo di Cincinnati si trova questo dipinto del 1865 , autore Paul Cezanne “Stile Life Wite Breand and Egge”
Nell’ 800 in Italia vennero molti pittori del nord Europa, soprattutto da Dublino affascinato dai colori sei costumi, dei paesaggi e dalla gastronomia! Chissa’, avrà assaggiata la falia in una delle tante osterie de’ Piperno e ne rimase ” impresso”!

Lo pubblica su Fb  Maria Vittoria de Marchis. Non so se è vero o no, ma è bellissimo che sia verosimile. Lei, Maria Vittoria, pubblica anche il quadro con tanto di cuore e amore.

I grandi dei secoli scorsi venivano qui ad ispirarsi e anche in un gran tour bisogna mangiare e, perché non mangiare la falia di Priverno ? Quindi se il pittore impressionista è stato qui, la falia l’ha mangiata sicuro. Possibile? Perchè no.

Dicono, altri, che Cezanne non sia mai venuto in Italia, ma dicono anche che l’amasse e se, dico se, invece di essere venuto lui qui è stata la falia ad andare lì, lì in Francia dove il pittore l’ha fatta quadro. impressionata per sempre.

E’ noto a tutti che è stata Caterina de Medici ad insegnare ai francesi a mangiare. Quindi la grande cucina francese è “ladra”, furto più furto meno, tra una cosa e l’altra, qualche spia al servizio del Re di Francia potrebbe aver trafugato la ricetta della falia ai privernesi. Del resto non è cosa rara lo fecero gli europei con il baco da seta ai cinesi, o gli stessi con l’albero della gomma agli indonesiani.

Una volta in Francia fece “impressione” per bontà e bellezza, bona e bella si direbbe. La falia è un poco vanitosa come tutte le pipernesi, è plausibile che si fece modella al quadro, prima di essere farcita con i broccoletti dell’Ile de France. Possibile? Perchè no.

Poi, mettetela come vi pare, nel quadro impressionista la falia c’è ed è esposto a Cincinnati.

Bella quindi la suggestione di Maria Vittoria, bella e intelligente. Lei fa parte di un gruppo già guidato da Maurizio Pietrobono, una studiosa di tradizioni locali, una cultrice di storia.