La sera di agosto in questa terra pontina

La sera di agosto in questa terra pontina

6 Agosto 2020 0 Di Lidano Grassucci

La sera di agosto è come un bicchiere d’acqua quando hai sete. E’ solfurea la giornata di agosto, il sole la rende sterile al pensiero, invece la sera è come un’altra stagione nella stessa estate. La sera di agosto è un passo tra le strette di città vecchie, è la vista sul mare se lo puoi guardare. La sera di agosto è un concerto dove suonano i violini, è un comizio di gente che ha fretta perchè domani c’è il mare. La sera d’agosto è un libro che non riesci a finire, ma ti riprometti di ricominciare. La sera di agosto è un boccale di birra che trasuda, è i ricordi che ritornano è tirare tardi tanto domani c’è il mare.

La sera di agosto è una donna che cammina per le strade del centro e anche i muri la stanno a guardare, è la curiosità che ti torna come da li non ce ne fossimo mai andati. Sono gli amici, sono i tempi dilatati. Sono i fanali che illuminano la via con falene che stanno lì a fare capriole con la luce. Maledette zanzare.

La sera di agosto è la canzone che improvvisano con la chitarra dei ragazzi appena tornati dal mare.

La sera di agosto è cercare il fresco su un muretto e qualcuno si accorge che sorge e tramonta anche la luna.

La serata di agosto è tempo in cui sono possibili strane cose, scoprire la bellezza così lontana che la puoi toccare con mano.

La sera di agosto è sempre ruffuiana. Ripassa la donna vestita di fascino, sarà l’anima di questo posto. Chissà, è agosto e ad agosto capitano cose strane.