Quanto è snob passeggiare sulla spiaggia di Rio Martino sul far della sera
12 Agosto 2020Quanto è snob passeggiare sulla spiaggia di Rio Martino a Latina sul far della sera. Il sole quasi ti saluta e si fa pigro, il mare si pulisce con la risacca stanca e i bagnanti si fanno radi mentre i pescatori ancora non sono arrivati. Vanno via anche quelli delle tavole a vela e senti una natura che è ancora bestia, con i tronchi corrosi dal tempo e dalla salsedine. E… le dune di qui non sono pacchiane romane come quelle di Sabaudia, o pretenziose come il mare di san Felice o da turisti come Terracina. Qui è un altro passo selvaggio.
Me ne sono accorto nel vedere passare con il cappello di paglia, il sigaro reggimentale e i mutandoni lunghi i pensatori della mia generazione. Passo lento, riflessione veloce e silenzio. Credo che Alberto Moravia, se tornasse, sceglierebbe questa spiaggia e non quella dove contano le visioni dei Totti e delle Ilari.
Certo è un bel vedere quello dei vip a Sabaudia, ma qui a Rio Martino è un bel pensare. La spiaggia è larga, non ci sono gli ordini degli stabilimenti ma il disordine della libertà. Qui è una spiaggia tanto dimenticata da essere esclusiva. Si cammina senza incontrare niente se non la riflessione impertinente su come poteva cambiare il mondo e non è cambiato niente. Quelli della Latina che sta bene va allo stabilimento alla foce di Capoportiere, le famiglie da lì verso Torre Astura, ma qui ci devi arrivare, devi armarti di una pace da considerare. Poi la sera fa l’ultimo inchino il sole e senti come la duna d’Africa, e senti come il mare di una lontana spiaggia cubana ma senza i turisti.
Pare un mare come le passeggiate di Riviera, una Rimini selvatica da Amarcord. Una intensa bellezza che ancora puoi godere in esclusiva perché chi non lo sa pensa al club Méditerranée nell’oceano indiano e in un posto lontano. Ma Sandokan con Yanez sono sbarcati qua e c’era anche la Perla di Labuan