Il lutto di Massimiliano: restiamo sempre figli di madre e l’ultimo saluto ucciso

Il lutto di Massimiliano: restiamo sempre figli di madre e l’ultimo saluto ucciso

17 Gennaio 2021 0 Di Lidano Grassucci
Conosco Massimiliano Colazingari da tempo, ma nulla di più. Non condivido il suo modo di fare politica e non lo celo. Lui è presidente del Consiglio comunale di Latina, uno dei creatori di Lbc e nella vita hai ruoli,  idee, e la vivi vivida, non tanto per fare.
Ma questa mattina…
esiste la maledizione di una società in cui siamo soli ma tremendamente connessi. Abbiamo la condanna ad una “solitudine informata”. Questa mattina leggo su Fb non il saluto di un presidente, un garzone, un papa, un capo o un sotto ma di un uomo alla madre: Massimiliano ha perso la madre uccisa dal covid e dice, pare urlare:
Ad un dato momento anche gli spiriti guerrieri depongono le armi e vanno via…è naturale, siamo umani, non immortali. Mia madre si è arresa poco fa il covid le è stato fatale.
Ironia della sorte, una donna amante della bellezza, sempre elegante, in ordine (eh si…le somiglio in questo…) non potrà neanche essere composta e preparata come si deve per il suo ultimo viaggio. Questo “mostro” toglie, perfino, il diritto ad un funerale. Per fortuna, per lei che era credente, però, una cerimonia di benedizione, almeno quella sarà consentita. Faccio veramente fatica a rintracciare anche solo un minimo di umanità in tutto questo, mi sembra di percepirvi solo il dolore.
Siamo soli ma informati, capaci di dire una parola che gira il globo in meno di un secondo e impossibilitati a stringere una mano per l’ultima volta.
Restando sempre figli di madre,. tutti, nessuno escluso.
Ho pensato ai negazionisti, agli antivaccini, alla stupidità di farsi intelligenti sentendosi esenti dall’essere umani con i suoi rischi e anche le soluzioni, le salvezze, le “resurrezioni” e le sconfitte.
Ho pensato al dolore nell’ospedale ma nessuno di questi dolori stava nel dolore di un figlio ad una madre o viceversa. Noi, noi, umani non  abbiamo mai potuto neanche concepire quello stacco.
Scrivo queste righe perché in tempi tristi, egoisticamente, ogni tragedia ci riporta la nostra uguale, tale e quale. E in più? In più l’ultimo saluto non dato sarà l’unico saluto che volevi dare maledici l’impossibile.
Un uomo ha perso la madre ed è sempre per sempre un bambino che chiama mamma.