Il profumo dei biscotti Plasmon e la discarica nella “casa di marzapane”
23 Febbraio 2021Non so a chi è venuta l’idea di fare una discarica a Borgo San Michele, idea così bislacca che è abortita come è nata. Ma chi l’ha proposto conosce questo posto? Non entro in meriti amministrativi, ma nella memoria della città sì. San Michele era un posto proporzionato, con una sua piccola chiesa delicatissima: ci si sposarono mio padre e mia madre nel 1960, gli invitati vennero in corriera da Sezze. Nonno fiero con i pantaloni alla zuava e gli stivali lucidissimi. Ora la chiesa è soffocata da casette in serie, come di periferia. Da San Michele si andava alla Mediana, noi ci passavamo per andare dai parenti di mamma a Borgo Grappa, e lì, all’incrocio con la strada grande avveniva il miracolo: tutto profumava di biscotti come la casa di marzapane di Hänsel e Gretel. Io e mia sorella dal sedile posteriore della Fiat 1100 guardavano la grande fabbrica piena di luce e l’auto non puzzava più di carburazione difettosa ma di dolce, di biscotti. La Plasmon era una favola che vedevi, il paradiso dei bambini e il profumo durava fino al Grappa e poi al ritorno almeno fino a La Storta. Un mondo dove potevi immaginare che ogni bimbo avesse la sua scatola di biscotti avvolti in confezioni d’argento. Ed il viaggio non deludeva mai. Io avrei brevettato quel profumo, lo avrei messo su un cartello stradale “Benvenuti nella città dei biscotti”. E i biscotti Plasmon sono la ragione per cui noi siamo più grossi e in salute di quelli che ci hanno preceduto.
Non conosco chi ha pensato di fare una discarica vicino alla casa di marzapane, ma chi lo ha fatto un poco “orco” è, profumavamo di biscotti che mangiavamo uno ad uno, quasi caldi. Erano i biscotti di Latina e San Michele era un posto, semplicemente bello.
Il resto non lo so, dei consulenti non voglio sapere ma io gli avrei detti ai proponenti: non si uccide il profumo della casa di marzapane.