Foto dell’Agro Pontino nel cielo basso del tempo che va per marzo

Foto dell’Agro Pontino nel cielo basso del tempo che va per marzo

27 Febbraio 2021 0 Di Lidano Grassucci

La nebbia ogni mattina fa da copertina a questo piano che da riconosciuto diventa strano, estraneo, misterioso. I bimbi ci cercano i fantasmi, i grandi gli angeli, gli uomini di non perdersi. Ma che bianco di nuvole basse. La strada conosciuta si fa incredibile avventura l’auto che viene davanti è prima luci fiochi, poi man mano di manifesta si evidenzia e ti sfiora sulla sinistra e dentro il guidatore si cerca come ci cerchiamo tutti. I fantasmi si fanno evidenti ai bambini che ci parlano fitto , fitto e ci giocano con le ruspe, i camioncini noi anche con i soldatini. Il tempo di nebbia è tempo del mattino e l’aurora è tempo di chi ha un destino.

Salta in piedi, Sancho, è tardi, non vorrai dormire ancora,
Solo i cinici e i codardi non si svegliano all’aurora:
Per i primi è indifferenza e disprezzo dei valori
E per gli altri è riluttanza nei confronti dei doveri.
L’ingiustizia non è il solo male che divora il mondo,
Anche l’anima dell’uomo ha toccato spesso il fondo,
Ma dobbiamo fare presto perché più che il tempo passa
Il nemico si fa d’ombra e s’ingarbuglia la matassa…

Francesco Guccini, Don Chisciotte

La nebbia del mattino è terreno di chi ha l’ardire di arrivare al vespro dopo aver giocato tutte le carte che la sorte ci ha messo nel mazzo e le dobbiamo giocare. La pianura con la nebbia si fa madre, nido, fortezza e non si vede il monte, si è perso il mare. Siamo con noi, con noi stessi a riscoprire mani e passo certo.

Con rose di Normandia
O con fiori di ferrovia
Aggancia quel bell’angelo
Prima che voli via

Ivano Fossati, l’angelo e la pazienza

Già, prima che vada via questo angelo che sta in questo manto bianco, ecco marzo che ha nel suo sacco la primavera, ha la porta per far tornare quel nazareno che nella nebbia empia dei templi portava una luce che pareva di diverso avviso rispetto al corpo del mondo di prima. Il cielo è basso, volano basse le tortore e l’angelo fa lo stesso piano di volo e sfiora gli uomini con le piume. Aggancia quel bell’angelo prima che voli via.

Cose di cielo basso, cose di nebbia, storie di piano dove anche le scoline fumano vecchie pipe, i canali sono falò e lungo il fiume giocano i fantasmi amici dei bambini che, in fondo, siamo ogni vivente che è stato pur sempre bimbo e ci è rimasto per sempre.

Storie nella nebbia di una piana nel tempo che va per marzo.