L’ora legale e la vita illegale del sole nel tempo perso

L’ora legale e la vita illegale del sole nel tempo perso

27 Marzo 2021 0 Di Lidano Grassucci

Alice: “Per quanto tempo è per sempre?”
Bianconiglio: “A volte, solo un secondo”.

Lewis Carrol

 

 

Stanotte l’orologio salterà l’ora di un’ora, domani giungerà più in fretta poi continuerà il suo corso, ma con un’ora di meno.

Cosa è un’ora? Poca cosa se ridi, un tempo infinito se piangi. Un’ora se guardi il mare è un numero di onde che decide lui, risacca su questa spiaggia. Ma se è notte e non dormi un’ora è un tempo eterno, un tempo che diventa lento, lentissimo fermo. La legge degli uomini ha la presunzione di far fare un salto al sole, un balzo a questa terra che gira, gira e pare infinita.

Che presunzione di mettere “legge” al sole, alla terra e a quel creatore che ha fatto di questa creatura una meccanica celeste senza tempo alcuno, senza fretta, senza ritardi. Senza orologi.

“E’ tardi, è tardi. Ho fretta sai…” un coniglio col panciotto schiavo del suo orologio che non gli consente neanche un saluto ad Alice e corre. Ma dove andrà mai un coniglio in ritardo?

Ma quanti conigli in ritardo ho incontrato, e non fermato perché andavano di fretta. Alice sta col suo gatto a meravigliarsi e non è cosa da poco.

Domani arriverà in fretta per legge, arriverà una guardia con il cappello e l’autorità dovuta e ordinerà al sole di affrettare la sua venuta, alla notte di essere più breve, metterà fretta a domani. E quell’ora che non vivremo nell’orologio sarà una riserva di sogni illegali, di viaggi inopportuni, di dialoghi proibiti, di preghiere a noi stessi, di sguardi alla vanità altrettanto vanitosi. Sarà una riserva illegale di vitalità

Cose di uomini, cose di orologi, domani sarà solo domani e nella meccanica celeste nessun dente dell’ingranaggio farà il salto e noi avremo il coraggio di essere quel che siamo essere umani, mai in ritardo, mai di fretta ma giusti al tempo nostro.