Candidati sindaci a Latina: gli spompati. Coletta l’Orazio

Candidati sindaci a Latina: gli spompati. Coletta l’Orazio

28 Maggio 2021 0 Di Lidano Grassucci

C’è un tempo per tutte le cose

Un tempo per nascere, un tempo per morire.
Un tempo per piantare, un tempo per sradicare la pianta.
Un tempo per uccidere, un tempo per guarire.
Un tempo per distruggere, un tempo per costruire.

Paulo Coelho

Una poesia che spiega, e spiega anche della politica. La politica ha tempo, ha tempo, sta nel tempo. A Latina non ci sono candidati sindaci, non si trovano, nessuno vuole. Ma c’è anche altro: la fortuna che trasforma Damiano Coletta in un Orazio che ha già seminato uno ad uno ogni “Curazio” che si è presentato: Chi lo ricorda Roberto Cecere? Che fine ha fatto la Annalisa Muzio che pure pareva avesse fiato? E Gianluca Di Cocco che pure ha il fisico, ha costanza? E Antonio Bottoni, che scopre una destra così destra che rischia di essere maldestra?

C’è Zaccheo, Vincenzo, ma lui è a disposizione: è riserva della Repubblica è ricorso al Senato. In una destra che è almeno tre: la versione di Giorgia (Meloni), quella di Matteo (Salvini) o di quel che resta di Forza Italia… più frattaglie

Coletta è piede costante, inesorabile, li “stracca”. Ha il suo passo, quasi cinico. Ogni tanto qualcuno si stacca, come la Ciolfi ieri, ma è come togliere una formica in una striscia di operaio, dopo un poco manco si nota.

Uno a uno, inesorabile. Un poco noioso.

E’ un candidato indifferente: mi pare come il prete che inveii contro mio padre e altri giovani comunisti nella campagne a Palazzo piana setina. Il curato passava in bicicletta, i ragazzi con papà lavoravano nel campo, alla vista della sottana nera cominciarono a sottolineare la forza del futuro, il sol dell’avvenire (che non prevedeva preti), e cantarono una vecchia canzone anticlericale “se non sarà quest’anno sarà il prossimo anno anche i preti lavoreranno”.

Il prete, ma i preti so scaltri stanno sul mercato da 2000 anni, allungo un poco la distanza da quei ragazzacci e al sicuro urlò: “intanto lavorate voi”.

Coletta intanto è sindaco, gli altri lavorano e inveiscono.

Nato come la cocozzella (la zucchina), col fiore in c…