
Il vecchio disperato e la sua medicina. Dedica a Vincent van Gogh
28 Ottobre 2022Disperato, era disperato. Si copriva gli occhi, poggiando la testa sulle braccia e non c’era nulla da fare, era disperare. Disperdere la speranza. Ma in quella condizione come per sussulto si trovò davanti il suo pensare di quando tra i girasoli, il grano e i gelsi incontrò la ragazza che era curiosa educanda. Vederlo ora disperato non si direbbe, ma allora sognava di cavalcare praterie da conquistare e eroici tributi a damigelle da salvare, sempre belle.
Quel giorno se la trovò lì davanti e osò chiedere se
Quel giorno se la trovò lì davanti e osò chiedere se era consentito guardarla negli occhi con i suoi occhi. Lei disse sì.
Lei disse sì, altro che disperazione neanche il curato era riuscito a spiegare così bene quell’amore di Dio che si fa speranza che sopravviene e poi amore, amore senza disperazione, ma solo e soltanto “incontro”. Girasoli, grano e gelsi in questa campagna dove il mistral rende meno faticoso il respiro.
Lei disse sì, lui prese quella “affermazione” come una chiave per sentire la pelle di lei, sulle mani di un lui che, allora, non erano dure di fatica ma audaci di ragazzo.
Ora, come si conviene, in questo tempo di disperazione sorrideva a questo ricordo, sorrideva ed è strano sapeva che in altra parte del mondo una donna bellissima, ragazza contadina, aveva la stessa cortesia.
Capì che non era stato invano questo suo viaggio, ora che dalla sedia tornava a quando era bimbo di madre pronto a venire al mondo.
Disperato, era disperato. Ma ne era valsa la pena per quell’unico incontro ed il resto era come aggiungere acqua quando hai già ucciso l’arsura con il primo bicchiere di vino e il terzo non è come il primo, l’ultimo ti dona solo la disperazione di un ubriaco.
Lei ora eccola tal quale tra girasoli, grano e gelsi. Che bello era stato starci, e tornarci raccontando in ogni osteria di quella donna bellissima e ci credevano, di lui che bello del tempo l’aveva conquistata e nessuno voleva sapere da crederci.
Nella foto: Vincent van Gogh, Vecchio disperato 1890