L’ultima

L’ultima

2 Dicembre 2022 0 Di Lidano Grassucci

Sarà quando quell’ultima voltaChe la vedi e la senti parlareQuando il giorno dell’ultima voltaChe vedrai il sole nell’albeggiareE la pioggia ed il vento soffiareEd il ritmo del tuo respirareChe pian piano si ferma e scompare

Francesco Guccini, L’ultima volta

 

 

Ehi, questo è l’ultimo giro. Al mio paese arrivavano le giostre. Arrivavano in occasione delle fiere, delle feste e tutte quelle luci, quelle attrazioni facevano un posto non certo vivacissimo per un poco un po’ Las Vegas.

Le auto a scontro erano una grande attrazione in un mondo in cui l’auto era tutto come oggi l’elettronica è tutto. La sfida era avere i gettoni per fare più giri possibile, a tutti i costi. Io una volta, una delle poche volte, feci anche il prepotente imponendomi come passeggero ad un mio compagno di scuola (ora non c’è più) che si chiamava Raffaele, una ribalderia a cui non potrò più rimediare restando reo per sempre. Mille cose, come la voglia di far fare un giro alla più bella senza sapere se lei avrebbe gradito ed io senza coraggio di chiedere in assoluto.

Un gran caos ma vita, poi… verso sera era finita e il giorno dopo ci sarebbe stato il vuoto, ma ancora un ultimo giro.

Ecco questo è tempo dell’ultimo giro, mentre l’automobilina della vita sta per fermarsi per mancanza di tensione ed ho in mano l’ultimo gettone per un giro che sarà un saluto, capisco cosa non sarà, cosa è stato, cosa non poteva essere.

Guardo la giostra, le luci sono solo di lampadine colorate, la signora del tiro a segno aveva un sorriso stampato che senza luce verrà cancellato e allora… ultimo giro e poi andrò a dormire.

E chissà che sogni farò.