Gente di Latina, gente di spa. A Capodanno abbasso la tisana, viva l’aperi-picnic

Gente di Latina, gente di spa. A Capodanno abbasso la tisana, viva l’aperi-picnic

2 Gennaio 2023 0 Di Maria Corsetti

L’appuntamento era alle 11, ma alla fine sono arrivata che era quasi mezzogiorno. Quasi. Il bagno qui non è una tradizione, a Latina le cose si fanno e basta. Quando ti va, se ti va, con chi ti va.

Non si fa squadra, si direbbe. Siamo fatti così, non facciamo squadra per ottenere strade migliori e un trasporto pubblico almeno da secondo mondo, figuriamoci se ci scomodiamo per un bagno il primo gennaio che la sera prima non si sa perché va sempre a finire tardi.

Chi arriva per tempo, il tempo fissato su Facebook, alle 11, si guarda intorno e decide di fare il bagno, tanto in acqua ce ne sono già un paio che sguazzano in questa prima domenica dell’anno con un sole che scalda e il mare che è appena percorso da un’onda leggera leggera.

Il meteo dà una temperatura massima di 17 gradi, ma al riparo dal vento la percezione è di più. Si sta caldi e comodi, con i raggi ancora obliqui ma che sanno fare il proprio lavoro. Il mare è gelido, via non esageriamo, è freddo. Il gelo è un’altra cosa.

Il contrasto con la temperatura esterna lo fa sembrare ancora più freddo, ma per abituarsi basta una piccola passeggiata con le gambe in acqua e sopra coperti perché sinceramente nel mio quinto decennio di vita non trovo affatto necessario produrmi in gesti dimostrativi. Cinque decenni di vita fanno maturare quella sana consapevolezza che ci fa leggere il mondo senza incanti: chi si tuffa in acqua senza aver prima preparato il suo fisico al cambio di temperatura non è figo, è cretino.

Ho iniziato a fare il bagno di inverno prima del lockdown ed ero abbastanza da sola. Due mesi in casa, che poi a ripensarci due mesi passano presto, hanno fatto tornare il mare di Latina in prima linea nelle vite dei suoi cittadini.

Qualche albergo si è attrezzato: mette le sdraio sulla spiaggia e la gente arriva.

Sono gratuite quelle sdraio, non devi pagare nulla. Magari poi consumerai al bar, ma nessuno te lo impone.

Gente di Latina, gente di mare fino a un certo punto. Latina città di mare. Fino a un certo punto.

E poi il mare era quello di Sabaudia, che non sta proprio a portata di mano, ma la sabbia è più chiara e se ti va bene incontri anche Francesco Totti che è un sant’uomo e non dice di no a nessuno per una fotografia.

Dopo il lockdown è bastato aprire una gelateria e un bar un po’ più fighetto per rianimare Capoportiere.

Dove sono state fatte due importantissime scoperte per l’economia spicciola quotidiana: il sole abbronza anche d’inverno e a gennaio fa più figo dire che ti sei fatto il bagno piuttosto che una lampada. Quindi risparmio settimanale sulla lampada. La seconda è che non c’è bisogno di spendere 50 euro per farsi torturare nella spa con il caldo-freddo e la doccia emozionale, che è una doccia dalla quale esce il ghiaccio tritato, non vi dico che emozione.

Le stesse sensazioni possono provarsi gratuitamente con un bagno nel mare d’inverno che almeno in questo Capodanno altroché film in bianco e nero visto alla tv, era una distesa scintillante  di azzurro e di sole.

Particolare non trascurabile, dopo la tortura alla spa hai diritto a una tisana. Dopo il bagno a Capoportiere è scattato il prosciutto di Bassiano (intero, affettato sul posto) con il prosecco e un autentico “serpente”, lo strudel versione corese, un tripudio di frutta secca e cioccolata.

Si replica il prossimo 6 gennaio. Facciamo alle 11.30 così forse una piccola squadra ci esce. Sennò ognuno fa per sé. Prevista per l’aperi-picnic anche la variante vegana.