In morte di Bruno Astorre, intorno alla solitudine

In morte di Bruno Astorre, intorno alla solitudine

3 Marzo 2023 0 Di Lidano Grassucci

Bruno Astorre era senatore, uomo di potere. Uomo che esercitava il potere, una vita pubblica intensa fatta da leader. L’ho incontrato, sentito parlare, e sentito il suo essere nel potere. Oggi si e’ gettato nel vuoto in uno dei palazzi del Senato a Roma. Ho pensato a lui che camminava per le vie piene del centro, che pensava, che … Chissà cosa aveva nella testa. Dicono che stava male, dicono tante cose poi. Certo è stato in questi istanti solo, un uomo come uomo con il suo coraggio e le sue paure. Vedo con affanno uomini che della vita si innamorano della sua cornice dimenticando il quadro. Astorre aveva la mia stessa età o poco meno, pareva pieno del suo successo era solo nel suo pensare. I suicidi si rispettano, chi lo fa ha coraggio da vendere, anche alla vita. Lui solo in un palazzo dove tutti pensano all’onnipotenza e restano tra mura silenti, spesse, dove e’ difficile ascoltare, ascoltarsi facile illudersi. Il male non rispetta i ruoli, non guarda i titoli di testa ma si ferma al the end della fine. Ho scelto da tempo la mia piccola emorragia di sensazioni, scevro da potere, lontano dal bramare ma consapevole che le uniche ragioni che abbiamo sono gli amici, le persone che amiamo e chi quando tutto pare perduto ti offre la parola, condivide l’odore del caffè, e ride come si ride per dimenticare che la vita fa male, male da morire. Era solo e se ne e’ andato al volo, pareva non sapesse piangere, invece era un campione di questo piangere che ci fa uomini. Il potere e’ niente davanti alla solitudine.