
Sindaco a Latina: il centrosinistra si vede tra scelte al femminile e il ritorno di Coletta
4 Marzo 2023Allora erano tanti, ma tanti. In questi casi i tanti parlanti rischiano i pochi votanti. Ma sono modi di dire, i vincitori di oggi prenotano sempre la sconfitta di domani e poi… chi avrebbe scommesso su Davide, tutti su Golia ma andò capoculo come sapete.
Comunque bisogna pur cominciare per le elezioni comunali che ci saranno tra poco più di due mesi ed e’ meglio cominciare in compagnia che soli.
Il centrosinistra di Latina apre il dossier “sindaco” con la prima riunione di massa.
C’erano quelli del PD, i colettini con Coletta, i locali di Renzi e Calenda, i 5 stelle, i verdi e quelli del Psi. Insomma la coalizione possibile dopo la svolta Schlein del Pd.
Come è andata?
Premessa accolta da tutti: andremo insieme.
Prima eccezione: ma chi comanda?
Damiano Coletta si mette a disposizione, si ritiene risorsa e quindi propone la sua resurrezione. I suoi gli danno man forte. Cominciano i distingui i calendiani di Renzi presentrano “l’eccezione femminile”: deve essere una donna dicono e Coletta non lo è. Pure i 5stelle sono di questo avviso: deve essere donna.
Il PD e’ il più forte e deve avere la pazienza dei padri di famiglia e presenta il metodo: facciamo le primarie ma registra lo stato dell’arte e si rende conto che non e’ facile. Coletta, ad esempio, non si è mai sentito non sindaco e quindi lui già è candidato alle secondarie.
Si rende conto, il Pd, che il rischio sta nell’ ambizionismo, malattia che hanno anche gli avversari, malattia cittadina. Conclusioni: come un Europa per il blocco delle auto a motore termico…si rimanda e si spera.
Ci siamo visti eravamo in tanti, siamo rimasti che ci rivedremo. I nomi? Nessuno ha calato le carte.