
Ci vorrebbe un rito repubblicano: l’investitura rapida della Celentano
18 Maggio 2023Alle 17 di ieri Matilde Celentano è stata proclamata sindaco di Latina. Sono curioso e partecipe della vita della mia città e vado a vedere, per strada incontro Tonj Ortoleva neo direttore di Latina Oggi (spero nel nome di aver messo bene la finale altrimenti Marianna Vicinanza mi riprende) e ci dirigiamo verso l’obiettivo: la sala consiliare del Comune di Latina. Sono le 17.02, ci sentiamo degli svizzeri per la puntualità. Siamo anche reduci dall’investitura di re Carlo d’Inghilterra la cui cerimonia è durata un tempo immemorabile. Certo a Latina non abbiamo le giubbe rosse, non ci sono i lord e anche suo comuni facciamo difetto, ma…
Entriamo sono le 17.03 ed è tutto fatto, tutto già fatto. Il sindaco ha la fascia, tutti si complimentano ma è tutto rapido, rapidissimo. Sapete sono un vecchio liberale e amo le forme, la scenografia e un poco mi dispiaccio di questo tempo breve.
Ci vorrebbe un rito repubblicano, con uomini eleganti, donne altrettanto, richiamo ai valori di questa patria che è la città. Ci vorrebbe la presenza non di autorità ma di cittadini capaci di sentirsi vicini ad un Comune dove un elettore su due non ha votato, si è chiamato fuori. Avrei portato la banda con la musica che dopo l’Inno di Mameli suonava Bella Latina.
Sarebbe stato bello, ma i tempi son grami. E mi viene in testa l’ardire che avevamo quando la piazza si riempiva a festa quando c’era la certezza di un mondo che doveva sorridere e saper dire di no
Piazza, bella piazza
ci passo una lepre passa
Ci passò tutta la città
Calda e tesa come un’anguilla
Si sentiva battere il cuore
Ci mancò solo una scintilla
Capimmo di essere tanti
Capimmo di essere forti
Il problema era solamente
Come farlo capire ai morti
Claudio Lolli, Piazza bella piazza
Ma io rido e non faccio finta di essere Atlante che regge le sorti del mondo, ma ne cerco i piaceri nel profondo.