L’università del bar e la tristezza di chi non ci va: conversazione al Turi Rizzo

L’università del bar e la tristezza di chi non ci va: conversazione al Turi Rizzo

22 Maggio 2023 0 Di Lidano Grassucci

Mio padre mi incontra al Bar San Marco a Latina, un pomeriggio io seduto come un pascià. Lavoravo a Latina Oggi, il palazzo di fronte. Lui serio mi fa “Lì ma a ti te pagano pe sta agli bar?” . Gli rispondo “a parte che ho imparato da te, ma poi se vuoi avere le notizie non poi sta rinchiuso”. Papà si mise a ridere perchè lui nelle osterie ci era cresciuto e così il padre, nonno mio. Noi gens La Iattuccia (è il soprannome di famiglia) il bar lo abbiamo dentro come la spocchia i milanesi, la vis comica i toscani,  la stanchezza i romani.

Poi, qualche anno dopo quel bar lo comperai, ma ero più bravo a consumare che a incassare e rovinai come spesso mi accade nella vita, ma non posso dire di non averla vissuta.

Al bar debbo il gusto della battuta che gioco anche quando non devo. Dal bar ho avuto lezioni di vita.

Ho assistito a discussioni meravigliose.

Ma tu sai annatà?  (Tu sai nuotare?)

ne se, ne se, ma se na vota me so ittato a Capoportiere, da bracciate, taf, taf, si aizzato i capo e uno dinanze m’ha ditto: buenos dias senor  (Ma cosa dici, so nuotare così bene che una volta mi sono tuffato a Capoportiee, due bracciate, taf taf (onomatopeico), alzo la testa e un signore da riva mi dice bueson dia senor) . 

Un gran nuotare che con due bracciate è sbarcato a Barcellona. Battuta bellissima, difficile replicare ad un tale campione. Ma il suo interlocutore non poteva arrendersi così e eccepisce

“ma che vai dicenne, mm’eso ci sta la Sardegna” (Ma che sciochezza hai detto, è impossibile arrivare con due bracciate in Spagna perchè in mezzo c’è la sardegna e avresti sbattuto il grugno) 

Capite il livello, al bar la fanfaronata diventa poesia, il paradosso sublime. Il barone di Münchhausen, rispetto alla gente di bar era uno con i piedi per terra, un tranquillo.

Di questo e di tanto altro discuteremo con Massimo Passamonti, Gianni Molon, Maurizio Guercio alle 18 al Turi Rizzo a Latina (al bar mi pare ovvio) il 30 maggio prossimo ospiti di Benedetta Bruni. Tutti rigorosamente uomini dal bar, gente che fa a gara per pagare e non per scappare, gente che si sfotte, si offende ma fa pace, gente chi chiacchiera di tutto e di tutti protestando con il mondo. Gente che sa stare al mondo. Gente che alle 8.30 cambia il mondo ogni giorno, salvo trovarselo tal quale alle 9 e ricominciare. Insomma gente da bar.

Questo il pezzo di presentazione dell’evento di Maurizio Guercio

Nel 1720 fu inaugurato a Venezia il Caffè Florian dove Giacomo Casanova corteggiava le dame e tra i suoi abituali avventori c’erano Goldoni, Parini, Rousseau. I salotti e i caffè diventavano luoghi d’incontro, scambio di idee e dibattiti politici. I fratelli Verri, con il contributo di Cesare Beccaria, fondarono un periodico denominato ‘Il Caffè”. Come avrete letto siamo in buona compagnia per prenderci insieme un caffè e chiacchierare di come si sta a questo mondo. 

 

Nella foto Il barone di Münchhausen