L’inimitabile Matteo e la piccola storia triste di Gaeta che ha tante cose e Latina solo tre commissariamenti

L’inimitabile Matteo e la piccola storia triste di Gaeta che ha tante cose e Latina solo tre commissariamenti

5 Settembre 2023 0 Di Maria Corsetti

Matteo Adinolfi è sempre di più il mio europarlamentare preferito. Me lo vedo tutte le mattine, di mattina presto, quando da Borgo Piave prendo la Pontina per andare ad Aprilia, a Radio Studio 93, dove collaboro con la redazione. Quando passo per Borgo Piave sto nel mood giornalista, di conseguenza il manifesto con la sua foto piazzata lì, all’imbocco della Pontina, mi condiziona il resto della giornata. Il primo giorno un’occhiata distratta, ma che ci fa questo qui, mica c’è la campagna elettorale. Il secondo giorno, ma questo ci sta ancora e il manifesto è nuovo, non è di quelli stinti che resistono mesi e mesi. Il terzo giorno, grazie a un piccolo ingorgo ho qualche secondo in più realizzare l’accenno di tricolore e la scritta Made in Italy. Che si completa al quarto giorno con l’aggettivo inimitabile.

Quindi c’è scritto: Matteo Adinolfi. Ed è lui, senza dubbio. Made in Italy, effettivamente è nato a Latina e credo che le sue ascendenze siano italiane. Quindi va bene anche Made in Italy. Inimitabile. Probabilmente sì, ammesso che qualcuno voglia imitarlo. Oddio, ce ne sarebbero, l’europarlamento fa gola a tantissimi. Quindi è come la Settimana enigmistica che vanta più di duecento tentativi di imitazione le cui ambizioni si sfrangono all’apertura delle urne. Comunque lui è eurodeputato e lo scrive sul manifesto. Riporta anche il suo sito internet www.matteoadinolfi.eu, chi vuole lo visiti e ne saprà di più.

Ecco, questa è l’ultima cosa che si vede prima di lasciare Latina per tentare la sorte sulla fantasiosa 148 mentre mentalmente si passano in rassegna tutte le varianti in caso di ingorgo e talvolta anche il calendario, se la viabilità ci informa che “Traffico bloccato in entrambe le direzioni, verso nord per incidente, verso sud per curiosi”.

Riprendo quanto scritto sul comunicato stampa di Adinolfi, riguardo Latina Capitale italiana della cultura. “Tutti noi, da semplici cittadini, oggi siamo chiamati a fare la nostra parte e a sostenere con forza questa avventura”. Lo ripeto, io sono una semplice cittadina e infatti non mi piazzo la gigantografia sulla rotonda di Borgo Piave.

Comunque in questi giorni sono rientrata nei confini cittadini, si riaprono le scuole e il mio lavoro di maestra mi trattiene. A Borgo Piave ci passo solo per andare a fare metano.

Per consolarmi leggo il comunicato stampa di Adinolfi, c’è sempre uno spunto da trarre. Come ad esempio nella chiosa finale: “Basta con le divisioni e le polemiche! Ora più che mai dobbiamo restare uniti in questo percorso di rinascita locale e provinciale, mettendoci al servizio della nostra comunità, al di là di ogni fazione o pensiero. Solo così Latina potrà risorgere e con lei anche tutti noi”.

  1. Basta con divisione e polemiche. D’accordissimo, solo che a Gaeta ci va lei a spiegare che non solo devono fare un passo indietro, ma che devono anche sostenere Latina. Magari dicono sì.
  2. Solo così Latina potrà risorgere e con lei anche tutti noi. In tutti noi ci sono anche io, che non essendo morta non avverto la necessità di risorgere. E comunque, ammesso che siamo tutti morti, Latina compresa, una volta risorti, che facciamo?

Sto ancora in attesa che qualcuno mi spieghi cosa devo fare. Perché io, lo ripeto sempre, sono una sostenitrice convinta della candidatura di Latina.

Mi fermo qui con il comunicato, se vado per le lunghe, poi non legge più nessuno. Lo illustro a puntate e riporto il link dell’articolo dove lo ha commentato per la prima volta. Anzi vi sfido a trovare il vostro passaggio preferito.

Posso già dirvi il mio: Gaeta ha fatto molto negli ultimi anni in ottica di promozione territoriale, culturale e turistica, grazie anche a sindaci e ad amministratori capaci: si vedano le luminarie, il summit sulla blue economy e gli eventi internazionali nel settore della nautica; Latina, invece, fino ad ora ha pagato lo scotto della precarietà politica, che dal 2010 l’ha vista commissariata per ben tre volte. Oggi, però, con una maggioranza che ha vinto con il 70% delle preferenze e con una coalizione di centro-destra solida e coesa, può recuperare il tempo perso e le tante occasioni bruciate, per ridare a se stessa e all’intero territorio provinciale, quel posto di prim’ordine che merita e una vision lucida e incisiva per il futuro.

Sinteticamente: Gaeta ha le luminarie, il summit sulla blue economy e gli eventi internazionali nel settore della nautica. Latina vanta tre commissariamenti.

 

Matteo Adinolfi tira in ballo il concittadino Tiziano Ferro. Aspettiamo la risposta di TZN