La prima “dimessa” del D’Annunzio con la macchina degli altoparlanti

Un auto con gli altoparlanti annuncia l’evento. Io subito penso al banditore del mio paese che suonando la trombetta annunciava i provvedimenti del Comune, non disdegnando comunicazioni commerciali come l’arrivo del pesce da Terracina. Poi la macchina sempre la stessa con cui si invitava a “Votare e far votare Partito Comunista Italiano” e giù di bandiera rossa, l’ Internazionale, fischia il vento.

Tempi belli che quell’ auto a Latina mi richiamava e qualche lacrimuccia mi è uscita.

Ma perché “urlava”?

Si apriva la stagione teatrale del teatro comunale. Insomma era la prima, pure patriottica con il Coro degli Alpini. La prima del Teatro Civico D’Annunzio di Latina.

Bello, pensavo che sarebbe stato un evento, invece?

Senza l’ altoparlante sarebbe stato un incontro con gli amici di fine settimana.

Suvvia un poco di verve, di emozione, un piantarello di circostanza.

Il teatro è chiuso da sette anni.

Poi il sindaco, Matilde Celentano, si posa (si mette in posa) con il vicesindaco Massimiliano Carnevale, con l’ onorevole Giovanna Miele, il capogruppo della stessa Celentano, Enzo De Amicis. Il sindaco accovacciato come nella foto delle squadre di promozione. Ma gli altri partiti? Gli oppositori?

Ma n’ è beno, direbbe Titta Giorgi, io aggiungerei è beno ma … Se potaria fa meglio.

Io per esempio in prima fila ci avrei messo la gente normale, quelli che stavano lì per gli alpini , per il loro coro, per piangere un poco tra nostalgie cispadane e ricordi di nonni che per la Patria… se so fatti accide, se ga fatto copar

Ma io non ho in simpatia le gerarchie, poi dividere il noi con resto non è figo.

Il teatro è aperto e per questo è figo.

Ma sarebbe stato bello farlo con gran rumore, con un coro di mille cori, con la trasgressione del teatro, con… Il pianto sentito per gli alpini perduti nella steppa. Insomma, con brio, con anima, con sentimento.

E le note? Almeno una sopra.