Latina nelle sue maledizioni urbanistiche e le tavole della legge

Latina nelle sue maledizioni urbanistiche e le tavole della legge

25 Ottobre 2023 0 Di Lidano Grassucci

Che caos, il Comune di Latina interroga se stesso per sapere se poteva fare quello che si fa. Ma qui nulla si può fare se un altro vuole altrettanto fare. Quindi il Comune autorizza un intervento commerciale in Q3 (siamo ancora nell’economia di mercato, ma a Latina piacciono i piani quinquennali di Stalin). A Latina se dici: qui possono solo cantare i grilli, arrivano i vigili che multano tutte le cicale e… arriva una autorità a giudicare che avvisa, per garanzia, tutti gli insetti compresi quelli che verranno nel 2033 da un battello battente bandiera libanese che si arenerà a Fogliano.

L’urbanistica è a Latina come la pietra filosofale e gli alchimisti non trasformano tutto in oro, ma ogni cosa in una inchiesta. Entro a Latina e mi trovo la Pozzi Ginori, stabilimento dismesso, ma gravato chissà da quante inchieste, ecco gli edifici di Malvaso a Borgo Piave, pure loro inchiestati, incontrerò la globo che ha più inchieste addosso di frecce San Sebastiano. L’Icos? Il Key… qua nulla è finito, tutto “inchiestato”. Tutto dentro maglie urbanistiche che al loro confronto il Dio degli ebrei è misericordioso. Naturalmente tutto questo indagare ha effetto sul tempo del non fare, ma nel vivere non muta niente.

In Comune poi ogni giovinconsigliere che si rispetti varcata la soglia di Piazza del Popolo diventa urbanista rifinito, come quel mio amico che ottenuta la licenza media “sentenziò”: da oggi in poi solo lavoro di penna, era diventato intellettuale.

E’ divertente il tutto in una città dove saremo pure inchiestati ma dentro una decadenza infinita.

Mi scuserete ma io di urbanistica non capisco nulla, ma capisco di bruttezza e questi ruderi in giro sono brutti. Quindi se le vostre norme urbanistiche producono incompiute probabilmente sono sbagliate. Io ho la certezza, ma voi qualche dubbio lo dovreste avere.

Dimenticavo che io sono figlio del vietato vietare, penso sempre chi chi ho davanti è onesto e mai che mi vuol fregare. Certo se mi frega mi incazzo e di brutto.

Se fossi un dipendente del Comune? Non muoverei paglia accettando una sola inchiesta “quella al mio riposo”.