Sogno causato dal volo di un’ape

Sogno causato dal volo di un’ape

7 Novembre 2023 0 Di Lidano Grassucci

L’arte è manipolare le cose, l’arte ha bisogno di arti per farsi materia, sogno, o se stessa. Un artista è un manipolatore di immateriali materie. L’artista è un portatore di forti artigli per cogliere un attimo che sta scivolando via.

L’arte è il tentativo di arti di prendere la bellezza quando passa in un unico fotogramma di un lunghissimo lungometraggio.

L’arte è una donna vestita di nero che si fa avvolgere dal colore che è tutti i colori per essere solo se stessa. L’arte è un mucchio di pensieri intorno a cui danza un desiderio, stracci di pensieri che possono essere una Venere che sceglie un abito da una rosa.

L’arte è una danza di una donna che si guarda intorno, si mette in disparte, poi arriva un lui che la invita ad un lunapark, alla giostra di montagne russe che da lì sopra quando vieni hai bisogno di un abbraccio per non avere paura.

L’arte è l’artiglio che strappa il velario, come quando il Dio morì da uomo per rifarsi Dio comprendendo il Creatore la fine delle creature.

L’arte è cambiare le così così come stanno per farne di nuove che prima di esserci non c’erano.

Lei danzò davanti ad un pensiero, si volse verso il pensate e si sentì avvolta da manipolazione e fu figura in un quadro, statua nel marmo, forma nel bronzo, oro di oro.

Oro, oro, oroQuanto oro ti dareiOro, oro, oroPer averti cosìDistesa, pura, ma tu ci stai

Mango, Oro

L’arte è pensieri che seguono il pensare ma si perdono e dimenticano il pensato, per farsi desiderio. L’arte è la perfezione di Fidia, stracci di Pistoletto, fuga nel cielo di Magritte, sfere ferite di Pomodoro, cretti di Burri e angeli che volano o cadono già dei Giudizio universale.

Tutto qua. Lei offre un dono, traccia nell’aria segni: l’arte è una bellezza che non si stanca della sua ricerca e quando trova scopre l’inizio di un nuovo cercare.

Orologi molli  di Salvador Dalì di tempi rigidi

o…Sogno causato dal volo di un’ape intorno a una melagrana un attimo prima del risveglio (Salvador  Dalì 1944)