Tascabile, io ne so qualcosa. Quel lavoro del 1988

Tascabile, io ne so qualcosa. Quel lavoro del 1988

7 Novembre 2023 0 Di Maria Corsetti

Tascabile, tutti ne parlano, tutti lo vogliono. Mi chiedo quanti ne sappiano.

Io nel mio piccolo qualcosa ne so. Qualcosa ho fatto e ho detto, insieme alle mie amiche di sempre, compagne di classe al liceo classico, Claudia Giorgi e Antonella Malossi. Sopravvissuto per trentacinque anni al mio leggendario disordine, spunta il lavoro che noi tre, socie in quegli anni del Rotaract Club Latina, presentammo in occasione del Premio Tascabile nel 1988. Claudia e Antonella lasciarono a me l’onere e l’onore di presentarlo. Mi ricordo quella mattina di dicembre, io seduta al tavolo dei relatori che leggo la relazione, nella sala conferenze del Palazzo della Cultura. Mi ricordo i giorni precedenti, mentre mettiamo insieme i pezzi della ricerca, Claudia che la batte a macchina, io e Antonella che andiamo a Roma per sottoporla all’approvazione di Nicolino Giangiacomo, allora presidente del Rotary Club Latina. Quindi il passaggio in Comune da Mario Ferrarese che ne fu subito entusiasta.

Oggi che si sentono tutti tascabili, tiro fuori quel lavoro e devo ammettere che non era per niente male, quindi lo ripropongo qui e mi permetto di dedicarlo alla memoria di Edoardo Castagnina, il cui primo ricordo che ho risale alla mia Cresima, quando zia Angela mi portò nella sua libreria, sotto i portici davanti alla Standa per regalarmi i libri di Gianni Rodari, Mario Lodi e Louisa May Alcott.

Io i libri li ho adorati e l’idea che a Latina si tenesse un premio così importante mi avvicinava alla città dove ero nata, ma non ero cresciuta. Alla città di cui amavo il sole e il mare, le strade larghe, così diverse dai vicoli ombrosi di Cori. Nel curricolo degli scolari di Cori c’erano le poesie di Cesare Chiominto, avevamo un poeta. A Latina non mi sembrava che ci fossero poeti e sentivo dire che non c’era una storia. Scoprivo il mondo che mi piaceva da sempre, quello dei libri. Scoprivo la storia del tascabile, la diffusione della cultura a prezzi accessibili. Dal nostro lavoro del 1988: Per avere un’idea del costo reale dei tascabili di allora basterà dire che nel 1873 un tascabile era venduto per 70 centesimi, un litro di vino per 75 centesimi, un francobollo postale per 20 centesimi e un chilo di zucchero per una lira e trenta centesimi. Vale a dire che per la stessa cifra spesa per un chilo di zucchero si potevano comprare quasi due tascabili.

Qualunque sarà l’epilogo delle vicende di questi giorni, tra incontri e comunicati stampa, questo vezzo me lo prendo tutto, insieme con Antonella e Claudia, riproponendo qui la nostra ricerca. L’ho messa così come l’ho trovata, un po’ per pigrizia (non mi andava di riscrivere tutto), un po’ perché è proprio bella così, battuta a macchina, con un errore corretto a penna che mica potevi cliccarci sopra per correggere. La metto con gli allegati e la rassegna stampa, se a qualcuno interessasse davvero sapere cosa è un libro tascabile.

Ricerca Tascabile – Rotaract 1988

Allegati – Ricerca Tascabile – Rotaract 1988

Rassegna stampa – Ricerca Tascabile – Rotaract 1988

 

 

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