Il dubbio e la verità: quelli che “se capisci non puoi non essere d’accordo”

Non c’è animale più libero del gatto, eppure seppellisce la sua porcheria. Il gatto è l’anarchico migliore.

Ernest Hemingway

Ho preso, con scienza e coscienza, posizione per Israele. Ho questa posizione sin da ragazzo e posizione definita dalla mia passione per la storia, la politica e la vita. Ho cercato di capire, mi sono fatto una idea, che non è la verità, ma è la mia.

Apriti cielo, sono tartassato da persone che in ragione di questa posizione mi accusano di “ignorare” la verità, di “non aver studiato”, di essere servo, di esser traditore, di essere senza cuore. Si sono presi a cuore il mio caso e  vogliono salvarmi, spiegandomi il vero.

Anche Fb mi ha bloccato per via che avrei “esagerato” a difendere Israele.

Ora, mi scuserete ma io non sono da convincere, non mi voto ad una verità assoluta, io ho una opinione, ho un sentimento, ho un sentire. Mi batto per questo sapendo che altre verità sono possibili, anche se non sono le mie. I torti e le ragioni che adotto sono del tutto mie, e ciascuno coltivi le sue. Ma le mie le voglio dire, le voglio sostenere. Sono sempre stato in minoranza per via del vizio di vederla capovolta, capoculo, ma gli altri possono stare nel dritto, nel diritto.

Essere liberali comporta l’onere di accettare che gli altri siano se stessi, quanto me.

Poi… beh, sono cocciardo, in italiano testardo, e seppure ascolto non mi convinco, non mi piacciono i piagnoni, quelli che è sempre colpa degli altri, i buoni.

Non sono buono, perchè sono umano e sto in questa terra per restarci il più a lungo possibile e quindi accetto, come tutti, la sfida con la morte dentro una natura che mi è matrigna. Amo il mio gatto forse anche più di me stesso e anche lui, credo, mi voglia bene ma so che a dimensioni invertite farebbe di me un sol boccone.

Non mi convincerete mai del vostro errore, ma io me ne frego di convincere voi al mio giusto, mi basta il gusto di pensare come mi pare, anche da solo.