Latina diventa un set tv, 100 telecamere “sorridi, sei ripreso”: la vanità e la libertà

Latina diventa un set tv, 100 telecamere “sorridi, sei ripreso”: la vanità e la libertà

9 Novembre 2023 1 Di Lidano Grassucci

La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare

Pietro Calamandrei

 

Bisogna star sicuri, bisogna star lontani dalle paure. Al Comune di Latina annunciano che riattiveranno ben 100 telecamere. Bene, benissimo saremo tutti non cittadini ma divi televisivi. La mattina non dobbiamo pensare a “chi incontro” ma a “come vengo in video”.

Ci saranno più telecamere qui che a Saxa Rubra. Perchè? Per la paura del male e la paura non è mai buona consigliera. Noi uomini dobbiamo essere sicuri certo, ma anche liberi di essere “soli”.

La sicurezza è un valore ma anche il valore se abusato diventa catena: non puoi pensare che per qualche Caino cancelli totalmente la presunta innocenza di Abele. Abbiamo diritto a cadere per poterci rialzare senza, dico senza, che intorno ridano tutti. Servono le telecamere? Sì, ma come ogni cosa quando è troppo i vantaggi diventano drammi, incubi. Abbiamo bisogno di città e non di fare set televisivi le città. La sicurezza non può essere persecuzione e il presupposto è che siamo onesti, non bari. Abbiamo diritto a toglierci le caccole dal naso, è maleducato farlo davanti alla gente, ma in un angolo di via da soli certo che no. Abbiamo diritto a starnutire senza che il nostro volto si faccia maschera televisiva.

Abbiamo diritto a stare dove vogliamo senza che questo crei voglie di controllo da chi non sa cosa fare. Da piccoli ci davamo delle regole auree, la prima era “chi fa la spia non è figlio di Maria”. Se la tua città è una spia? Viene meno il patto di cittadinanza: io rispetto la città, la città rispetta me e mi custodisce.

Aborro il grande fratello che si annuncia. Mi vedono in tv se sto tra la gente, mi leggono al telefono, mi seguono sul mio pc, mi registrano se prendo una aspirina, se prendo l’auto mi seguono come fanno i segugi con la lepre.

Certo siamo sicuri, ma un giorno ci accorgeremo di non essere più liberi.

Per favore spegnete le telecamere e accendete le anime.